Il grido

27-07-2019

E nei nostri abbandoni, tu ti riveli… Padre!

Ti riveli Padre, perché proprio lì,

quando ormai la disperazione ci coglie,

ti troviamo…

braccia e cuore aperti

pronti ad accoglierci…

ancora!

 

Perché il nostro grido profondo lo ascolti sempre,

anche quello che ti incolpa di essere distratto o assente…

E pare, a volte, che tu ci dia appuntamento proprio lì,

un attimo prima che sia finita,

nell’ultimo vagone del treno,

nel deserto del cuore,

in quel filo di fiato che si fa invocazione…

E ti riveli…

Padre!

 

Non solo perché ci sei,

e c’eri e ci sei sempre stato,

ma perché Padre così sei solo tu!

Solo tu conosci gli anfratti dei nostri nascondigli,

solo tu scruti ogni cavità del cuore,

solo tu ti immergi nei fondali della tristezza

per risalire con noi, in quella inenarrabile spinta

che ci fa scoprire e riscoprire vivi…

E tingi ancora il cielo di colori

perché il grigio sia solo un ricordo lontano…

Padre così sei solo tu,

Provvidenza infinita e discreta

che non chiede mai risarcimento

per le notti insonni passate accanto a noi,

né rivendica diritti o patria potestà…

Padre così sei solo tu,

che fai tutta la strada per venirci incontro,

che colmi la distanza tra noi

e te ne assumi i rischi,

che ci sei accanto non per i nostri meriti,

ma per l’eccesso della tua bontà

che non ha limiti.

 

E nei nostri abbandoni ti riveli Padre,

perché non ci risparmi la fatica della vita,

ma ci sveli il senso dei giorni e la direzione…

Perché ci rimetti in piedi, e ci vuoi vivi,

protagonisti di progetti arditi,

custodi della creazione,

prossimi di chiunque incontriamo.

 

E ti riveli Padre, e

ti sveli lì, nella fiducia che ci dai,

nella confidenza che ci concedi,

nell’abbraccio inimmaginabile con il quale

ci stringi…forte.

 

E ci perdiamo in te,

per ritrovarci ancora figli amati,

promessa di Gesù che si rende vera per ognuno di noi…

Padre!

† don Mimmo, Vescovo