«Dona speranza, semina la pace», la Colletta del Venerdì Santo 2025

La Colletta è stata istituita con l’intento di rafforzare il legame fra i cristiani di tutto il mondo e i Luoghi Santi ed è una delle raccolte ufficiali della Chiesa cattolica.

La speranza è il messaggio centrale del Giubileo 2025, incontro vivo e personale con il Signore. Un gesto concreto di speranza è rappresentato dalla Colletta del Venerdì Santo, detta anche Colletta pro Locis Sanctis, una delle raccolte in favore dei luoghi e delle necessità della Terra Santa.

Oggi più che mai le martoriate popolazioni della Terra Santa, i pochi cristiani rimasti, le comunità religiose, i giovani e i più piccoli, che sono il futuro di quelle comunità, ma anche i malati e gli anziani hanno bisogno di aiuto, concreto e immediato, anche solo per «tenere le posizioni», ovviando così ai danni che le continue azioni belliche stanno arrecando alla quotidianità della popolazione.

La Colletta, che solitamente si svolge il Venerdì Santo, quest’anno il 18 aprile, giorno che ricorda la Passione del Signore, trova origine nell’esortazione apostolica di san Paolo VI Nobis in Animo del marzo 1974.

La Colletta è stata istituita con l’intento di rafforzare il legame fra i cristiani di tutto il mondo e i Luoghi Santi ed è una delle raccolte ufficiali della Chiesa cattolica.

Questa raccolta rappresenta la principale risorsa per sostenere le attività e la vita che si svolgono attorno ai Luoghi Santi. Le offerte raccolte dalle comunità parrocchiali e dai vescovi vengono trasferite, attraverso i Commissari di Terra Santa, alla Custodia di Terra Santa. Questi fondi sono utilizzati per preservare i siti sacri e per sostenere le comunità cristiane locali, spesso definite le «pietre vive» di questa regione.

I territori che ricevono sostegno dalla Colletta includono quelli dove la Custodia è presente da secoli: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Siria, Libano, Cipro; inoltre, Paesi dove sono presenti comunità cristiane orientali: Egitto, Eritrea, Etiopia, Iran, Iraq e Turchia.

I frati francescani sono impegnati nella custodia dei Luoghi Santi, come le basiliche del Santo Sepolcro, dell’Annunciazione e della Natività e decine di altri santuari, che rappresentano un patrimonio inestimabile per il mondo cristiano.