Cari fratelli e sorelle, cari sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose,
viviamo questo tempo dopo Pasqua come una grande stagione di vera speranza, tempo di resurrezione alla vita, alla libertà, alla comprensione, all’amicizia e alla fraternità. La Resurrezione, la Pasqua, è il vero tesoro della nostra vita che vogliamo far fruttare. Un grande tempo ci aspetta e dobbiamo rendere questo tempo grande. Poveri uomini, duri di cuore come gli undici discepoli, possono essere protagonisti di questa stagione di liberazione perché il Signore è con loro. Come dice l’apostolo Paolo «noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi». Nella fragilità delle nostre persone è posta una potenza straordinaria, quella che viene da Dio, quella che viene dall’incontro con il Risorto, con la sua Parola. Gesù non ci ha lasciati, non è morto, cammina con noi e la Parola del Vangelo è parola del Dio vivente che ci dona la vita perché possiamo averla in abbondanza.
Il 2025 sarà l’anno del Giubileo. Ci sono delle tappe che vogliono prepararci ad aprire il cuore all’Anno di Grazia del Signore. La prima tappa è maggio. In questo mese, ogni settimana arriverà lo schema di preghiera dei vespri dove, al posto della lettura breve, ci sarà un brano diverso accompagnato da una meditazione. Tema comune di questo mese sarà la Speranza, con meditazioni sulla Speranza nella Parola di Dio, nella Famiglia, nella Chiesa, nella Pace, curate dagli uffici competenti.
Buon cammino di preghiera con le vostre Comunità.
+ Giuseppe, vescovo
Allegato: Lettera del nostro vescovo Giuseppe