In vista della Giornata mondiale del malato, l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute organizza per venerdì 9 febbraio, alle 16, un momento di preghiera di ringraziamento per i curanti. L’iniziativa – dal titolo “Invece un Samaritano” – coinvolgerà le cappelle del Centro di cure palliative pediatriche Bambino Gesù della sede di Passoscuro (Roma), del P.O. “G.F. Ingrassia” Monreale (Palermo), del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria e della Clinica “Villa San Giusto” di Gorizia.
“Ringraziamo i curanti e preghiamo per loro. Ci auguriamo che abbiano uno sguardo carico di affetto verso i loro malati, verso quanti si affidano alle loro cure. Pensino, come diceva Paolo VI, che si piegano su Cristo stesso che si è immedesimato con i malati. Auspichiamo anche che questo rapporto sia pieno di empatia e di simpatia perché il benessere dell’uomo dipende anche dai rapporti di affetto che si instaurano con le persone che si prendono cura di lui”, afferma Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI. “Dall’empatia nasce da una sorta di immedesimazione: quando mi prendo cura dell’altro dò senso alla mia vita e così mi accorgo che l’altro non è solo un corpo da curare. C’è una domanda di senso, c’è un’anima che chiede la salvezza, che si interroga e che spera, che attende un segno di salvezza”, ricorda Mons. Baturi per il quale “prendersi cura dell’uomo nella sua concretezza, nella sua individualità significa anche sentire il suo grido, la sua domanda e pensare che è la nostra”. “In fondo – conclude – siamo tutti in davanti a Dio come coloro che invocano salute e chiedono salvezza, e tutti siamo, l’uno per l’altro, come il buon samaritano capace di guardare con amore e di piegarsi per prendersi cura dell’altro”.
L’appuntamento può essere seguito in diretta streaming su YouTube.