Preghiera nella sera di Pasqua

Signore,

Ti sono vicino, e sento Te

qui, nella penombra di questa stanza e di questo tempo rischiarata dalla luce bianca che mi riempie gli occhi e mi prende l’anima,

la luce della Tua Resurrezione.

Una Resurrezione antica seppur nuova che ogni volta mi rapisce… mi incanta… mi intenerisce!

Signore, Ti sono vicino, e sento Te

ogni volta che penso e vivo la Tua Passione, provo un nodo in gola perché avverto il dolore di questo momento, la sua impotenza, la sua vulnerabilità e tutta la sua fragilità.

Ti sono vicino, e sento Te

ogni volta,

quando al calar della sera giovani e freschi ricordi racchiudono e sostengono il peso delle azioni, degli abbracci, delle parole di delicatezza o di rabbia, della lotta quotidiana, di quel voler prendersi cura degli altri e sentire con forza la loro carezza: piccoli gesti che spalancano le braccia al calore del sentirsi accolti, a quel voler esistere anche e specialmente per chi ha votato la propria vita all’invisibilità.

Signore, Ti sono vicino, e sento Te

ogni volta,

quando sento che non è mai abbastanza.

Non è abbastanza ciò che si dona senza pretese

non è abbastanza l’amore che ci scambiamo

non è abbastanza la lotta contro l’inquietudine

non è abbastanza questa umile vita di fronte a Te, mio Signore.

Se penso al Tuo andare incontro a quel donare amore incondizionato per celebrare la verità unica della vita di ogni uomo, mi sento un povero essere con una bisaccia sulle spalle lungo il cammino di missione.

Ne avverto il peso, ma con un senso di benessere, perché ogni volta che mi fermo, non ne sento la fatica.

Se guardo indietro, lungo la via, scorgo le impronte indelebili della Tua vita tra gli uomini, del Tuo percorso, del Tuo sangue, dei Tuoi doni senza riserve…

perché non c’è riserva nel brillio delle stelle,

non è avara la luna che ci regala ogni volta la sua malinconica bellezza

non è mai imperfetto il mare

non è mai incompleto un prato

non è mai banale l’alba

non è mai misero il tramonto

non è mai impura l’acqua di sorgente

Ecco, se guardo avanti, intravedo il vero miracolo della vita, la vita!

Signore, Ti sono vicino, e sento Te

ho bisogno di Te

come mai prima d’ora, ho bisogno di Te

come la prima luce del mattino che avanza con forza, nasconde la notte del dolore, e diffonde la Tua Misericordia e la Tua Benedizione ovunque… anche nelle più piccole cose

Signore,

ogni volta, ti accompagno nel Tuo viaggio…

Sei il saggio, il Sapiente Maestro del tempo fanciullesco che con semplicità racconta al suo giovane discepolo che la tribolazione della vita si intreccia all’amore per soffocarlo, ma esso si libera e vola libero. Nessuno può trattenerlo. Chi ama è libero!

Ogni volta Ti sono vicino, e sento Te

e Ti chiedo

aiutami a perdonare, a donare perdono e a riceverlo

aiutami ad essere sempre un umile mezzo della capacità straordinaria che solo Tu hai in questo infinito e misterioso atto di cui solo Tu conosci l’essenza e il Bene che in esso è racchiuso

Signore, ogni volta, e ora, invoco il tuo perdono

per coloro che non sanno o non riescono a perdonare poiché pongono al centro della vita se stessi, il proprio misero egoismo ed una insana bramosia di potere

per coloro che non intravedono la luce della tua Resurrezione perché accecati dalla semioscurità

per coloro che trasformano la sofferenza in insulsa rabbia e nell’altro scorgono il nemico e giammai il proprio prossimo, come tu ci insegni, sempre

Invoco il tuo perdono

per chi Ti trafigge, Ti colpisce, Ti flagella, Ti deride e Ti inganna ogni volta, ancora una volta

per coloro che non conoscono l’amore, il Tuo amore

per coloro che si pervadono il cuore di avarizia nei sentimenti, covando e scagliando astio, rancore, vendette e maldicenza, inaspettate e feroci

Piango, Signore…

il tuo calvario è l’esempio da sempre e per sempre dell’Uomo più giusto tra i giusti, ciò nonostante noi non ci impegniamo abbastanza a trovare la chiave per aprire il premio del ricredersi e dell’ammettere umilmente e semplicemente di aver sbagliato.

Signore,

solo tu puoi aiutarci a saper cercare e trovare dentro di noi il senso profondo del perdono… quell’abbandonarvisi arrendevolmente… quel riconoscere tra infiniti profumi la fragranza del pane appena sfornato, che affiora in ogni strato della nostra anima, fin sulla pelle.

Piango… Il tuo calvario è sempre e da sempre l’essenza del perdono

è chiaro come il cielo d’estate, vero come la verità di un bambino, forte come la tempesta, giusto e fedele come la Tua vita

Signore, aiutaci a sentire la forza del perdono

Aiutaci ogni volta a cercarti, a trovarti e a ritrovarti in ogni pagina di noi

Aiutaci a scorgere la Tua luce e che essa sia la nostra infinita speranza di imparare ogni giorno a sognare in modo nuovo, di commuoverci davanti al fascino di un sorriso; di intenerirci con un abbraccio, di riscoprirci uomini mai stanchi di esserci, in questa meravigliosa vita.

Signore,

Ti sono vicino, e sento TE

invoco la Tua Benedizione

per tutti coloro che riescono a perdonare e a perdonarsi

per tutti coloro che amano in modo autentico

per tutti coloro che si donano con la spinta della generosità

per tutti coloro che guardano la vita con occhi vivi, attenti, benevoli e compassionevoli, carichi di fiducia nel prossimo, colmi della meraviglia e dello stupore che anche gli angeli scorsero nei pastori davanti a te, Bambino

per tutti coloro che sanno quando e come tendersi la mano

per tutti coloro che conoscono o non conoscono ma sanno praticare la carità

per tutti coloro che conoscono o non conoscono ma sanno esercitare l’umiltà

per tutti coloro che conoscono o non conoscono ma sanno professare l’amore e ad esso essere fedeli

per tutti coloro che trasformano le offese in canti di lode a TE

Benedici, mio Signore

i sofferenti, gli ammalati, i senzatetto, gli operatori di salute e di pace

Invoco la tua Benedizione

per tutti i servitori della Tua Chiesa, affinché ad ogni passo che siamo chiamati e sentiamo di segnare, possiamo diffondere la Tua Verità con profonda umiltà e semplicità.

Sei Tu, Signore,

l’attesa e dolce primavera che racconta i suoi intatti e unici colori e rianima anche il più esile filo d’erba

Sei Tu, Signore,

che ci fai sentire e assaporare la preziosità della vita

Benedici la nostra vita

E ogni volta insegnaci a custodirla con dignità e con la forza della Fede.

† don Mimmo, vescovo