Prendersi cura della vita spirituale per ritrovare la dimensione della propria umanità. Questo il filo rosso cha ha guidato il vescovo della Diocesi Mimmo Battaglia durante il momento di formazione sulla sua lettera pastorale “Coraggio! Alzati, ti chiama!”, ai volontari dell’associazione mariana di assistenza AMASIT a Telese Terme. Spiritualità come ricerca del senso di ogni nostra azione che possiamo trovare solo in Cristo. “Non ci può essere lettera o programma pastorale che non parta dall’incontro con Lui”, ha affermato e, prendendo spunto dalla liturgia della scorsa domenica (II del T.O.), ha provato a scendere in profondità nella vita di ognuno dei presenti, affinché ci si interrogasse sul proprio dirsi credenti.
Un percorso partito da Samuele che, mentre dormiva, non è riuscito a riconoscere la chiamata del Signore, nonostante trascorresse molto tempo nel tempio, passato per Andrea e l’altro discepolo di Giovanni (senza nome perché potrebbe essere ognuno di noi), fino ad arrivare a Pietro, colui a cui affiderà la Sua Chiesa. Questo Gesù che chiede ai discepoli cosa cercano e non chi cercano, va dritto al cuore, al bisogno, alla povertà di ognuno, la parte mancante, che solo se lasciata abitare da Lui può essere colmata e acquisire pienezza. E, da qui, il senso della ricerca reciproca: ti metti in ricerca e scopri di essere tu stesso cercato e Colui che ti cerca ti mette continuamente nella condizione di poter cercare. Il tutto ponendo l’attenzione su tre verbi fondamentali di ogni cammino: andare, vedere e rimanere e su quelle ore 4 del pomeriggio, ora in cui è avvenuto l’incontro tra Gesù e i discepoli, che hanno cambiato la loro vita e che possono cambiare anche la nostra ogni volta che ci lasciamo incontrare da Lui.