Festa di Maria SS. delle Grazie, Patrona della Diocesi

02-07-2021

Carissimi,

sono molto contento di essere qui ai piedi di Maria, insieme a voi, per rendere omaggio a Colei di cui Gesù, dall’alto della croce ha detto a ogni uomo, a ogni donna, a noi oggi: questa è tua madre.

È una festa importante quella della Beata Vergine Maria delle Grazie per la nostra diocesi di cui Lei è patrona insieme a S. Antonio ed a S. Alfonso. Questa festa è anche un’occasione per riflettere, alla luce della Parola di Dio, sul significato di Maria nella nostra vita e nella vita della Chiesa.

Ringrazio i nostri cari padri, Padre Christian, Padre Mariano, gli altri padri, per avermi donato oggi questa opportunità. La Madonna delle Grazie è Patrona, è colei al cui cuore bussa tutta la diocesi quando, nelle difficoltà della vita, si vuole chiedere aiuto a Dio. Si invoca la madonna delle grazie perché interceda, porti al Signore le nostre necessità.

Siamo qui ognuno con le sue domande, i suoi bisogni, le sue ferite.

Le proprie o quelle di qualcuno che ci è caro.

Il Vangelo della visitazione appena ascoltato ci riporta a quando Maria, dopo aver ricevuto l’annuncio dell’angelo va, in fretta a visitare l’anziana cugina Elisabetta e nel condividere la gioia, esulta nel Magnificat. Maria ci invita ad esultare con Lei per quanto ha fatto il Signore in Lei per tutta l’umanità.

Maria chiede a tutti noi, suoi figli, di esaltare la misericordia di Dio, perché ha spiegato la potenza del suo braccio, perché ha soccorso e redento il suo Popolo.

Cari amici, questa festa della Madonna delle Grazie ci ricorda che c’è un piano di Dio che si attua, come per Maria, per opera dello Spirito Santo. E in questo mistero d’amore Maria si pone come docile alla volontà di Dio ed aperta all’azione dello Spirito. Ha guardato l’umiltà della sua serva dice Lei stessa nel magnificat.

Dove Adamo ed Eva avevano fallito pieni del loro orgoglio, ingannati dalle parole del serpente che gli ha fatto credere di poter vivere senza Dio, Maria ci ricorda che c’è un disegno d’amore. Un piano d’amore! Maria ci ricorda che senza Dio non si può vivere; Maria con la sua obbedienza ci ricorda che vivere non è seguire sé stessi, i propri umori, la propria testa, ma che vivere è fare la volontà di Dio. Vivere è vivere il vangelo e il vangelo dice che il Signore guarda l’umiltà, non la superbia o l’orgoglio.

Maria ci ricorda che il Signore soffre per il male che affligge l’umanità, che ha sofferto con noi per la pandemia; ci ricorda il disegno di un Padre che vuole venire incontro ai suoi figli sulla terra liberandoli dai mali che li affliggono; Maria ci ricorda che c’è qualcuno che fa soprabbondare la grazia ove abbondò il male ed il peccato. Abbiamo bisogno della grazia di Dio non solo perché siamo peccatori; abbiamo bisogno della grazia di Dio perché siamo fragili, bisognosi della Grazia che si fa forza, speranza, coraggio nelle varie vicende della vita. Lo abbiamo capito meglio in questo tempo di pandemia. Abbiamo capito meglio che da soli non possiamo vivere e che non si può lasciare solo nessuno. Abbiamo capito che la vita è camminare insieme. Dice Papa Francesco: “la vita è remare insieme perché stiamo tutti sulla stessa barca”.

Sì, su di noi, sull’umanità, c’è un piano di misericordia che Maria accoglie e ci rivela nel cantico del “Magnificat”. È un piano di misericordia che parla di un mondo come lo desideriamo tutti. Il mondo che la pandemia ci chiede di costruire: il mondo che disperde i superbi nei pensieri del loro cuore; che rovescia i potenti dai troni, che innalza gli umili; che ricolma di beni gli affamati, che rimanda i ricchi a mani vuote.

Anzi, è proprio questo piano di amore che spinge la Vergine Maria, che portava in grembo il suo Figlio, ad andare a visitare l’anziana Elisabetta…!”. La giovane Maria visita l’anziana Elisabetta. Che bello. L’anziana Elisabetta riceve una visita. Come è importante per gli anziani ricevere una visita. Come è importante vincere la solitudine degli anziani con una piccola visita, con una telefonata con una presenza affettuosa.

Papa Francesco ha scelto il 25 luglio come giornata mondiale degli anziani e dei nonni. Il 25 luglio vogliamo vivere la misericordia di Maria mettendo gli anziani al centro delle nostre preghiere, del nostro affetto e della nostra amicizia.

Oggi, la Madre delle Grazie ci dà come una consegna, come un testamento: “Siate docili all’azione dello Spirito Santo”. Sì, carissimi; sta tutto qui. Maria è grande, e “tutte le generazioni la chiameranno beata”, perché si è resa docile all’azione e alla grazia dello Spirito di Dio, che ha potuto fare solo per questo cose grandi in Lei. Maria ha lasciato fare, lavorare, creare meraviglie nella sua vita col perdere la sua volontà, umiliandosi come serva di Dio, perché, potesse dispiegare la sua potenza, capovolgendo tutti i disegni dell’uomo. Solo così Dio ha potuto soccorrere Israele, “come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti di un tempo”!

È stato questo atteggiamento costante dell’anima di Maria che ha potuto permettere a Dio di poter fare “grandi cose” in Lei.

Viene una domanda, ovvia, se volete, ma sincera: “Perché, allora, in noi non sempre l’Onnipotente riesce a compiere cose grandi?”. La risposta è una sola: perché noi non permettiamo allo Spirito (di Dio) di operare, perché noi non ci apriamo, non ci abbandoniamo all’amore di Dio, che ha grandi progetti su di noi. Ci lasciamo ingannare dal serpente che continua a parlare con la lingua di questo mondo che dice a ognuno: pensa a te stesso, che ti importa degli altri, hai già i tuoi problemi, non puoi preoccuparti dei problemi degli altri. Dio ti ama lo stesso non c’è bisogno che lo vai a cercare. Perché devi andare a trovare un anziano, un malato, una persona sola? Perché devi preoccuparti di chi è povero?

Il consiglio di Maria il suo testamento, è di camminare per le vie dello Spirito Santo; aprirsi all’azione della grazia dello Spirito! L’autore, l’artefice di tutto quanto avviene nella vita di Maria è lo Spirito Santo. È Lui che ispira Maria, Elisabetta… e fa sussultare il bambino nel grembo delle loro rispettive Madri. Oggi vogliamo chiedere allo Spirito Santo di muovere anche noi, come ha mosso Maria, ad essere sensibili alle necessitò degli uomini, nostri fratelli, per poter anche noi sussultare per le grazie e per gli effetti che sa produrre in noi lo Spirito, quando ci apriamo – come Maria – alla Parola di Dio e all’azione sconvolgente e creatrice dello Spirito.

Madonna delle grazie. Quanti rivolgendosi a Maria dicono: fammi la grazia, facci la grazia e nelle immagini Maria è rappresentata come colei che dal seno fa sgorgare il latte per nutrire gli uomini. Maria è colei che ottiene a noi le grazie di Dio!

A lei affidiamo i nostri bisogni, nostri e quelli dei nostri cari. Maria, Madonna delle Grazie, intercedi per noi peccatori ora e sempre nei secoli dei secoli… Amen.