Il ‘povero’ sia la tua ricompensa! Sempre. Nel tuo vivere la terra e nel tuo riconoscerne il dono.
Sia il povero la tua ricompensa nell’abbondanza e nell’indigenza. Sia il povero la tua ricompensa nel tempo della ‘benevolenza’ di Dio e nel tempo dell’’assenza’ e della sofferenza.
Potrai gridare al mondo: ascoltino gli umili e si rallegrino, perché il Signore non abbandona!
Aprite gli occhi nell’attesa di Dio! Con la bocca e con il cuore invocatelo!
La sua misericordia è vicina.
La sua grazia rialza.
La sua tenerezza dona luce agli occhi e coraggio di osare.
Il Signore ascolta i poveri.
Possiamo davvero riscoprire questo come beatitudine!
Sia l’anima di ogni nostro pensare, decidere e agire.
Possiamo davvero cominciare a rispondere impegnando la nostra vita concreta, il nostro essere, il nostro avere, tutto quello che abbiamo ricevuto e che ci ha anche formato… veramente a vantaggio di tutti, a partire da chi ha veramente bisogno.
Il cammino insieme ribadisca in ogni passo questa finalità. La conversione a una comunione possibile, desiderata, cercata, apra reali vie di condivisione di ciò che occorre per vivere.
Ci sostenga una cosa: i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili.
Lui crede in noi.
La povertà non ci scandalizzi…
ma ci innamori.
Questo è il sogno sulla terra.
+ don Mimmo, Vescovo