Con te – 2 luglio 2017

02-07-2017

Santa Maria,
aiutaci a cogliere e udire il fragoroso silenzio di Dio quando bussa al nostro cuore colmo di solitudine, per riempirlo di luce.

Santa Maria,
rendici capaci di gesti ospitali verso i fratelli. Sperimentiamo tempi difficili, in cui il pericolo di essere defraudati dalla cattiveria degli altri ci fa chiudere in noi stessi, rendendoci prigionieri delle nostre paure. Non ci fidiamo più l’uno dell’altro; il sospetto è divenuto sistema nei rapporti col prossimo. Il terrore di essere ingannati ha preso il sopravvento sugli istinti di solidarietà, che pure ci portiamo dentro, costringendoci a vivere comodi nei nostri ruoli e nei nostri luoghi, seppur consapevoli che il mondo va oltre i nostri recinti costruiti forse per difenderci, ma che ci fa sentire da un verso un senso di solitudine profonda, e dall’altro dimenticare che la speranza e il cuore si nutrono d’amore, di accoglienza e di fiducia.

Disperdi, ti preghiamo, le nostre diffidenze. Abbatti le nostre frontiere: allenta le nostre chiusure nei confronti di chi è diverso da noi.
Aiutaci, Madre tenerissima, ad accogliere i fratelli che vengono da lontano nel corpo della nostra terra, nel cuore della nostra civiltà e illuminaci a cogliere in essi quell’ unicità mista alla fatica e alle lacrime.
Aiutaci a dire basta al pensiero povero di chi crede che la sua dignità, il suo sangue, il suo colore, il suo dolore siano superiori a quelli degli altri.
A dire basta alle guerre non dichiarate, ma sempre guerre, che si giocano sulla mancanza di diritti: diritto alla sopravvivenza, diritto alla dignità, alla salute, al lavoro, diritto alla felicità, non di qualcuno ma per tutti, diritto alla vita.
Santa Maria,
donaci la grazia della tenerezza.
Infondici, come gocce d’acqua fresca, la dolcezza nel dire grazie.

Effondi luce e grazia nei deserti dell’anima, là dove la vita scorre nella fredda indifferenza e inaridita nei sentimenti. Sostienici, Santa Maria, nell’ abitare il nostro deserto non come luogo di smarrimento, ma come fonte inesauribile di ricerca del volto dell’altro con la stessa gioia ed entusiasmo dei bambini quando giocano, perché la vita è un dono purissimo di Dio.
Dona coraggio alle fatiche di chi cammina in salita e non vede riconosciuti i suoi diritti, la sua dignità;
Dona dignità a chi rimane fermo, prigioniero della propria immagine.
Dona consolazione allo sconforto e speranza alla delusione, squarci di luce alle frustrazioni di tanti che consumano il tempo e la vita togliendole il respiro; dona fiducia alla paura che mette all’angolo annientando il coraggio e la forza di reagire.
Dona coraggio alla fiducia.
Aiutaci, madre dolcissima, a vivere in pienezza ogni attimo, a riempire ogni istante di vita con virgulti d’amore, presenti al nostro presente, quando il tempo scorre senza tempo: l’attimo eterno racchiuso in un solo momento, è un’occasione, un’opportunità, è vita!
Dona umiltà nel riconoscere i propri errori, ma soprattutto, dona coraggio per intraprendere il cammino del cambiamento. Umiltà per guardarsi dentro e accogliere il perdono a quel cuore che si nutre di rancore, di vendetta, di ipocrisia. A chi vuole essere primo ad ogni costo, crescendo sulle spalle degli altri, lasciando dietro chi non ce la fa. Il coraggio di accogliere il perdono a chi calpesta i sogni, propri e degli altri, per apparenti gioie a tempo determinato. Perché ricominciare è sempre possibile.
Guardaci, Maria, siamo impigliati nelle reti che noi stessi costruiamo, siamo stanchi della vita senza vita, dell’amore senza amore, della felicità a poco prezzo.
Tendi la tua mano, tienici con te.
Con te, vedo il cielo che si confonde con la terra ogni volta che mi affaccio dalla mia finestra, ogni volta che lascio che il mio cuore sfiori la vita di chi mi sta accanto. Con te, sento la dolcezza nascosta in un abbraccio che dona forza e calore, vedo la carità in una mano che accarezza un viso bagnato dalle lacrime. Vedo la cura di chi ha a cuore la vita. Con te sento e vedo la forza di chi non vuole arrendersi o rassegnarsi e continua a lottare, sempre. Con te, accolgo il Signore in ogni uomo, in ogni donna, in ogni gesto, in ogni parola che dona vita, che dona amore.
Accresci in noi, Madre, il desiderio e la passione per Gesù, prendici per mano e cammina con noi, accanto a noi. Perché il nostro cuore impari ad accogliere e ad amare come il tuo. Tu sei con noi, ed è già luce. Grazia!
Perdonaci se i nostri sguardi sono protesi altrove…se corriamo dietro ad altre sembianze. Ma tu sai che nel fondo dell’anima ci è rimasta la nostalgia di quello sguardo. Anzi, di quegli sguardi. Del tuo e del suo.
Benedici la nostra vita, Maria, e il cammino di ognuno di noi. Amen

+ don Mimmo, vescovo