Settimane Sociali, a Cerreto un momento di approfondimento sul tema della partecipazione “per essere seminatori di cambiamento”

"Da Trieste alle nostre comunità....per essere seminatori di cambiamento" è il titolo dell'incontro promosso da Progetto Policoro, Pastorale del Lavoro, Scuola d'Impegno Socio-Politico e MLAC diocesano

Alimentare il sogno di civiltà e di pace (auspicato da papa Francesco) in una democrazia che metta sempre al centro la persona (come sottolineato dal presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, card. Zuppi) e che veda una partecipazione non improvvisata, ma frutto di un cammino insieme (“s’impara da ragazzi, da giovani e va allenata anche al senso critico rispetto alle tentazioni ideologiche e populistiche”, ha affermato sempre il pontefice). E’ quanto si proverà ad approfondire, sul tema della partecipazione dibattuto alla 50esima edizione delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani “Al cuore della democrazia” (conclusosi qualche giorno fa), in un incontro formativo previsto per mercoledì 17 luglio ore 19:30 a Cerreto Sannita, presso Casa Santa Rita, organizzato e promosso dal Progetto Policoro e dalla Pastorale del Lavoro (i cui delegati hanno partecipato alla cinque giorni di Trieste), dalla Scuola diocesana d’Impegno Socio-Politico e dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Questo momento, intitolato “Da Trieste alle nostre comunità….per essere seminatori di cambiamento”, è stato pensato e voluto affinchè i lavori di questi giorni, a livello nazionale, non si fermino all’esperienza triestina ma possano iniziare ad essere tradotti a livello diocesano e parrocchiale. Questo attraverso la definizione di tre sentieri: la consapevolezza di ripensare e riconfigurare la vita delle comunità secondo uno stile di cura e attenzione; un metodo che sia effettivamente sinodale nell’ascolto e nel confronto; un abitare i luoghi di vita viva e vera. E’ proprio lì, ha detto Francesco nell’omelia pronunciata durante la Santa Messa conclusiva, che bisogna scandalizzarsi “per il male che dilaga, per la vita umiliata, per le problematiche del lavoro, per le sofferenze dei migranti, le ingiustizie, le condizioni dei carcerati, per tutte quelle situazioni in cui la vita viene abbruttita, ferita e uccisa”. Nuove opportunità da esplorare, dunque, per costruire, insieme, un futuro democratico, partecipato e per tutti. Per essere, come ci ricorda sempre papa Francesco, “seminatori di cambiamento”.