“La forza della vita ci sorprende”: il racconto della 46° Giornata Nazionale per la vita – di Mario De Lucia

Fotogallery a cura di Sabb@

Nella giornata di Domenica, 4 Febbraio 2024, si è celebrata la 46° Giornata Nazionale per la Vita al Teatro dell’Istituto A. Lombardi di Airola.

La giornata, intitolata “La forza della vita ci sorprende”, è iniziata alle 15:00, all’ingresso della Chiesa della SS. Annunziata con il raduno di tutti i bambini del catechismo della forania di Airola che hanno rallegrato il tutto portando con loro palloncini e striscioni fatti a mano. Da lì è partita la Marcia diretta all’Auditorium con la lettura del messaggio del Consiglio permanente della CEI sulla tematica.

Al teatro, si sono alternati momenti di svago con l’esibizione dei ragazzi del Liceo Musicale e del “Coro polifonico Madonna della Libera” di Melizzano ad altri molto più toccanti. Questi ultimi sono arrivati da alcune testimonianze che trattavano temi come la disabilità, l’accoglienza degli immigrati e la violenza sulle donne. Il tutto, grazie alla Cooperativa di comunità sociale ICare che ha presentato il progetto “Casa delle Donne” con le parole di una persona che ha voluto condividere il suo coraggio nel riuscire a portare a termine un percorso con l’associazione dopo aver denunciato la violenza del marito. In seguito, è andato in scena il corto teatrale “Io credo nell’amore” della regia di Roberta Ciervo ed a cura dell’associazione Airolandia, liberamente ispirato dal monologo di Paola Cortellesi sulla violenza di genere.

Il presidente Don Matteo Prodi ha illustrato il lavoro che viene svolto a Casa “Santa Rita” che va dall’accoglienza degli immigrati, al sostegno delle famiglie meno abbienti con “l’emporio degli abiti” ma, soprattutto, donando braccia accoglienti e cuori in ascolto, invitando tutti i presenti a seguire in prima persona il loro lavoro.

Successivamente, è toccato alla vice presidente Rosaria Vecchi descrivere il progetto della Pasticceria Sociale di comunità DolceMente e del Laboratorio Musicale dove vengono coinvolti ragazzi con fragilità al fine di trasformare queste ultime in grandi opportunità. E,  proprio questi ragazzi, hanno coinvolto tutti in un grande momento di gioia con la loro esibizione diretti dal maestro Marco Rosiello, tanto da portare il pubblico a chiedere il bis tra gli applausi. Il messaggio di vita della giornata è stato espresso con forza da questi giovani che, nonostante tutto, hanno mostrato la loro felicità nel suonare e nel divertirsi. Inoltre, Giuseppe e Gabriella, padre e madre di Daniele Pio Cerulo (uno dei ragazzi che si sono esibiti) hanno voluto condividere la loro vita a tutti con una testimonianza in cui hanno descritto con forza tutti i problemi affrontati facendo capire che anche le più grandi difficoltà possono essere superate se ci si affida al Signore. La famiglia ha portato all’attenzione della sala il progetto “La Forza della Vita”,  presentato in Diocesi con l’Ufficio della Pastorale Familiare che prevede incontri ed attività che siano ludiche e culturali per i ragazzi speciali. E’ stata già individuata la struttura e si spera che tutto ciò possa realizzarsi in tempi brevi.

In conclusione, ha preso parola il Vescovo Don Giuseppe Mazzafaro che ha deciso di accompagnare i ragazzi del Laboratorio nell’esecuzione del bis.

Ecco i piccoli ‘semi’ che il Signore pone nelle nostre mani  per essere veri operai nella “Vigna del Signore”. Essi contengono i germogli della  forza della vita, che attendono  cura e amore soprattutto nel nostro essere Uno, nella vera reciprocità, per favorire il miracolo della vita: lasciamoci sorprendere dalla bellezza dell’essere dita diverse di una sola mano, e tutti insieme, nella gioia del donarci, continuiamo a  pronunciare il nostro Eccomi per divenire protagonisti non solo testimoni della  forza della Vita.