Il Santuario Mariano del Roseto di Solopaca

a cura di Acasamagazine

L’Italia è il paese di chiese, monasteri e santuari 

Chiese conosciutissime e famose in tutto il mondo e quelle meno conosciute, più legate alla religiosità e alle tradizioni del territorio.

Oggi andiamo alla scoperta di un territorio antico, anche se poco conosciuto ai più e del Santuario Mariano del Roseto.

Siamo a Solopaca, nella provincia di Benevento, nel territorio che fa parte del massiccio del Taburno-Camposauro.

Territorio abitato fin dall’antichità,  il Taburno è conosciuto e citato già da Virgilio nelle sue Georgiche. La zona è nota per la produzione del vino Aglianico e Falanghina. La Festa dell’uva è l’evento che promuove il territorio di Solopaca e la suo produzione vinicola. Si tiene la seconda domenica di settembre di ogni anno e propone la sfilata dei carri allegorici e del corteo storico. Particolari sono i carri allegorici interamente ricoperti con chicchi di uva, incollati uno ad uno, chicco per chicco, “a mosaico”. (nella foto sotto carro con Santuario del Roseto realizzato con chicchi d’uva)

Solopaca conosce il suo momento di massimo splendore dopo il 1609 anno in cui arriva e prende possesso del territorio la famiglia genovese dei Ceva Grimaldi, che costruisce lo splendido Palazzo Ducale, ora proprietà del comune.

Ci piace ricordare che il celebre tenore Enrico Caruso (di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita) è stato ospite a Solopaca a casa dell’amico Giuseppe Iaricci, anch’egli tenore, nel settembre 1911.

Ma riprendiamo le fila del discorso che riguarda il Santuario della Madonna del Roseto.

Il Santuario mariano della Madonna del Roseto

Situato a 600 mt di altezza sulla montagna del Roseto,  è un luogo in cui il pellegrino, si ritrova immerso nella natura, nell’armonia del creato e trova ristoro nello spirito.  Ti colpisce, da subito, la coinvolgente semplicità e la spiritualità di questo posto. Luogo ameno, di fascino e preghiera.

Siamo nella “Dormiente del Sannio”  da cui  lo sguardo si posa sull’infinito, sulla vallata e su Solopaca.

La prima abbazia risale al XI secolo (la prima notizia documentata invece la si trova in una pergamena del 1214), e venne inizialmente retta dalla comunità dei benedettini. Nel corso della storia, il complesso abbandonato andò in rovina, ma nel 1747 il vescovo di Telese, mons. Falangola, autorizzò il restauro della struttura fortemente voluto dai solopachesi.

Il santuario appena ricostruito avrà vita breve perché crollerà nel 1805 per il terremoto del Molise. La statua della Madonna, risalente al XIII secolo, rimasta integra, venne trasferita nella chiesa di San Mauro e li dimenticata.

A seguito di una grave siccità nel 1844 la statua venne portata in processione. Gli abitanti di Solopaca fecero voto che se fosse tornata la pioggia avrebbero riedificato la chiesa. Poco dopo arrivò una forte pioggia e nel giro di pochi mesi iniziò la ricostruzione della chiesa.

Diverse sono le processioni in onore della Madonna.  Il primo lunedì di giugno, la Discesa della Statua in paese; la prima domenica di agosto per i festeggiamenti in suo onore a Solopaca;  e il primo lunedì di settembre per la Salita al Santuario della Sacra Effigie. (nella foto la statua della Madonna in processione davanti al Palazzo Ducale)

Al di là della storia, comunque affascinante, il Santuario è luogo di preghiera e di pellegrinaggio. Luogo di raccoglimento e di contemplazione della Madonna, alla quale rivolgere le proprie preghiere e dalla quale trarre conforto.

Quindi se la scoperta dell’Italia vi porta in questa zona, vi consigliamo di recarvi al santuario e alla scoperta delle terre che lo circondano. Aggiungiamo una piccola curiosità. Il matrimonio dello chef Alessandro Borghese è stato celebrato proprio al Santuario Mariano del Roseto nel 2009 dall’attuale Vescovo di Viterbo Mons. Orazio Francesco Piazza.