Pellegrinaggio in Terra Santa 2023

Un gruppo di persone di diverse età, storie, aspettative e vocazioni si è radunato a Puglianello in piazza Don Gabriele Pastore per vivere un’esperienza unica nel suo genere: il pellegrinaggio in Terra Santa. Un gruppo apparentemente così eterogeneo, ma con un amalgama perfetta, in cui i giovani non hanno negato una spalla di aiuto ai più anziani e gli adulti, a loro volta, hanno arricchito il viaggio con aneddoti e impressioni delle proprie esperienze passate. Don Tonino Bello amava dire che siamo uomini con un’ala soltanto, possiamo volare solo rimanendo abbracciati. E, forse, è proprio questo ciò che abbiamo sperimentato nel tempo condiviso… un intreccio di storie, di passi, di sentieri che si sono incontrati nell’unico grande Sentiero.

Abbiamo dialogato, scambiato opinioni e sensazioni dinanzi ai luoghi e agli eventi che lì si contemplavano. Più volte è ritornata per noi la parola “hic” (che in latino vuol dire “qui”): è sconvolgente pensare che tutto è accaduto qui. Ed è stato interessante scendere nelle trame della storia e conoscere ciò che è accaduto nel corso del tempo, quante battaglie, quante fatiche, quanto dolore in quella terra benedetta e martoriata. È stato emozionante celebrare la S. Messa del giorno di Natale e poter affermare “Lui è nato… proprio qui”; toccare con mano il punto in cui la croce del Calvario è stata fissata; pregare sulla roccia dove Cristo stesso ha insistentemente pregato nel Getsemani. È stato emozionante ripetere le promesse battesimali sulla riva del fiume Giordano, là dove Gesù è stato battezzato da Giovanni Battista; salpare in nave sulle acque del lago di Tiberiade, tuffarsi nel Mar Morto e riuscire a restare a galla. È stato emozionante guardare ciò che i Suoi occhi hanno visto; ripercorrere i Suoi passi lungo la via della Croce, poggiare le nostre mani sulla pietra dove è stato poggiato Lui prima di risorgere e raccontarci che la vita vince sempre, che l’amore è più forte di ogni morte. Sei lì e le lacrime scendono veloci sul tuo volto, senza che tu riesca a fermarle, ma col sorriso di chi sa che sarà Lui a raccoglierle una ad una, a custodirle, a riportarle alla tua mente e al tuo cuore ogni volta che ne avrai bisogno.

Quanta meraviglia nel vivere i Luoghi Santi, prima di allora immaginati attraverso la Parola. Li immaginavamo diversi? Probabilmente sì. Ma ora li abbiamo impressi, scolpiti nella nostra mente e nel nostro cuore. Li teniamo stretti per paura di dimenticare qualche pezzo ma, come ci diceva la nostra guida, sarà il Vangelo riletto e vissuto nella nostra quotidianità a far tornare tutto chiaro, tutto così come lo abbiamo visto. Chi era già stato in Terra Santa ha detto che bisogna ritornarci, che un’unica volta probabilmente non è sufficiente a memorizzare e “metabolizzare” tutto, a fare propri quei luoghi che racchiudono tutto quanto vissuto da Colui che dona senso alla nostra vita. E, forse, lasceremo che la nostra mente continui ad immaginare parte di quei luoghi; ma una cosa è certa, la sensazione di averli vissuti in prima persona, di averli sperimentati come luoghi fisici, resterà salda dentro di noi.

Il pellegrinaggio in Terra Santa non è un viaggio che pianifichi dall’oggi al domani. Al contrario, è un’esperienza di vita a cui ti senti “chiamato”. Ognuno di noi, a suo modo, è stato chiamato; ognuno di noi ha avvertito, in un invito posto quasi per gioco o in un semplice passaparola, che quello era il momento di andare per la prima volta o di ritornare un’altra volta ancora.

 “Questo è il luogo che Dio ha scelto per te,

questo è il tempo pensato per te.

Quella che vedi è la strada che lui traccerà,

quello che senti l’Amore che mai finirà.”