“Giovani & Lavoro”, primo risultato concreto del progetto diocesano: sabato 30 settembre verrà lanciato il primo Festival del Lavoro

Tre le necessità fondamentali che hanno fatto da base di partenza primaria nell’incontro-aperitivo del progetto diocesano “Giovani & Lavoro” in un pub di San Salvatore Telesino di dialogo, confronto e ascolto tra gli imprenditori, facenti parte della costituenda rete diocesana, e i giovani incontrati in tutti gli istituti di scuola superiore (da dopo Pasqua a giugno) per il progetto “Giovani & Lavoro”: creare le condizioni più adatte per coniugare domanda e offerta di lavoro sul territorio; formare e/o aggiornare le competenze di chi offre e di chi cerca; informare riguardo all’attività e alle esigenze delle imprese presenti sul territorio, presentando al pubblico il lavoro delle imprese in una vera e propria vetrina promozionale; ricercare competenze e fondi riguardo la costituzione di start-up.

Nato con il deciso intento di porre un freno alla piaga della disoccupazione e alla fuga dalle aree interne, provando a costruire speranza, e cioè opportunità lavorative sul territorio, il progetto “Giovani & Lavoro” (composto dagli Uffici del Progetto Policoro, – Caritas – Pastorale Sociale e del Lavoro – Pastorale Giovanile, da tutor e animatore di comunità del Progetto Policoro, dalla Scuola diocesana d’Impegno Socio-Politico, dall’Azione Cattolica diocesana e dal Movimento Studenti dell’AC diocesana e supportato pienamente dal vescovo diocesano mons. Giuseppe Mazzafaro), dopo gli incontri di ascolto e di condivisione relativi a bisogni, sogni e idee con le imprese che hanno, fin qui, aderito, e quelli formativi e informativi con gli studenti delle Superiori e con 2 gruppi di giovani (quelli dell’associazione L’Agorà di Dugenta e quelli dell’Azione Cattolica interparrocchiale di Cerreto Sannita) ha pensato che fosse arrivato il momento di provare a far incontrare entrambi i mondi per provare a metterli in dialogo e in contatto. L’obiettivo di questo primo incontro-aperitivo congiunto era proprio quello di creare dei punti d’incontro, d’interesse e di condivisione, per costruire un futuro possibile, progettare insieme e provare a crescere tutti come singoli e come territorio che abitiamo.

Tantissimi e di vario tipo gli spunti emersi. E’ stata valutazione e opinione abbastanza unanime dei partecipanti che nonostante esistano nel nostro territorio grossi limiti, non si può negare, con consapevolezza, che le ricchezze, le potenzialità e le energie presenti, se unite insieme e messe in circolo, possono rompere i recinti che ingabbiano il territorio. Inoltre ci si rende consapevolmente conto di dover avere maggiore cura delle risorse naturali per far sì che settori come quello turistico, agricolo, artistico possano essere appetibili ad un mercato più ampio. Quello, per esempio, che riguarda il turismo del settore crocieristico, che si ferma e resta soltanto a Napoli, Salerno e dintorni, quando invece con un pacchetto ad hoc pensato, potrebbe essere un tipo di turismo affascinato e attratto dalle nostre aree interne. L’idea di consolidare e far aumentare questa rete, questo cartello d’imprese, per poter far squadra e fronte comune insieme potrebbe essere una strada fattibile da adottare; contemporaneamente a ciò va, indubbiamente, data, con una serie di attività e iniziative, una maggiore fiducia ai giovani, valorizzandoli (e non sfruttandoli) e incoraggiandoli (e non screditandoli), creando delle opportunità concrete per loro, se si vuole evitare che fuggano o quantomeno frenare quest’emorragia, soprattutto delle giovani menti brillanti che decidono di andare via (fermo restando la legittima libertà e aspirazione di ognuno d’inseguire i propri sogni dove gli pare e piace e/o dove ci sono possibilità maggiori e migliori). Così come, rispetto alle tre necessità indispensabili citate all’inizio, i temi della formazione, della creazione delle migliori condizioni possibili per far incontrare domanda e offerta e di una valorizzazione sempre più capillare delle aziende, siano passi assolutamente sostanziali da percorrere. E, proprio a proposito del favorire una promozione alle aziende, proprio come segno di un qualcosa di molto concreto che sta nascendo, è stato annunciato che sabato 30 settembre avrà luogo la prima edizione del Festival del Lavoro diocesano. Al momento sia la location, sia i contenuti di tale kermesse sono ancora top secret, ma l’obiettivo sarà proprio quello di favorire una presentazione al pubblico delle aziende presenti sul territorio, informando riguardo all’attività, ai sogni dai quali erano partiti, ai desideri che vogliono realizzare e alle loro esigenze più impellenti. Insomma, una vera e propria vetrina promozionale che possa fungere anche da facilitazione e sostegno di un ascolto delle imprese, tra le imprese e della possibilità delle stesse di interloquire con le persone.