Come si sostengono i sacerdoti?
Oggi le offerte riescono a coprire soltanto l’1,7%. Il resto è assicurato da:
Parrocchie ed enti ecclesiastici | 7,5% |
Remunerazioni proprie dei sacerdoti derivanti da prestazioni per l’insegnamento nelle scuole e servizio pastorale ad esempio presso ospedali |
16,8% |
Idsc (Istituti diocesani per il sostentamento del clero) attraverso le rendite dei propri patrimoni immobiliari |
6,5% |
Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) attraverso l’8xmille |
67,6% |
La raccolta centralizzata delle offerte è l’unico sistema che consente all’ICSC di svolgere un’equa distribuzione delle risorse economiche a tutti i sacerdoti.
Attraverso un sistema di punteggi, l’ICSC – una volta raccolte le offerte – distribuisce i fondi in maniera proporzionata per tutti i sacerdoti che operano nelle stesse condizioni. Ad esempio, un sacerdote appena ordinato ha diritto a un sostentamento mensile di 903,52 euro, mentre quello di un vescovo ai limiti della pensione è di 1.404,96 euro mensili. Ma il valore di un sacerdote è soprattutto nei suoi gesti.
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Puoi dedurre la tua offerta dal reddito annuale.
Il tuo bel gesto nei confronti dei sacerdoti è riconosciuto anche dal sistema fiscale. Una donazione, infatti, è deducibile dal reddito annuale se effettuata a favore dell’ICSC (Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero) attraverso:
Per le donazioni tramite conto corrente postale o bonifico bancario usare la causale “erogazione liberale art. 46 L.222/85”
Le donazioni per i sacerdoti sono deducibili dal reddito annuale fino a un massimo di euro 1.032,91.
L’offerta effettuata entro il 31 dicembre dell’anno corrente va indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi), da presentare l’anno seguente.
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