Care sorelle e cari fratelli,
in questo mondo distratto, così preso da se stesso, in questo mondo dove si svuotano i granai per acquistare armi, mondo dove la fede, la preghiera, il Signore, Maria stessa sembrano essere sempre più marginali, in questo mondo, in questo tempo i Riti settennali sono stati per tutti noi come uno scossone, ci hanno scosso dal torpore e fatto tornare all’essenziale, confermandoci nella fede in Dio, chiarendoci e ne avevamo bisogno che, a partire da Maria, la fede non è una emozione ma una presenza, una forza spirituale che viene in aiuto della nostra debolezza, che ci solleva in alto, più vicino a Dio. Sì, ci siamo sentiti tanto amati. I Riti vissuti sono passione e interesse, forse per alcuni anche curiosità, ma dietro alla curiosità spesso si nascondono domande vere sulla vita, sulla morte, sul senso della vita per capire non per cosa vivere , ma per chi vivere . I riti sono carne, sangue e spirito insieme, fede e cultura, uomo e Dio insieme; sono il cammino di un popolo , un’immersione nella tradizione ma anche una porta aperta al futuro, a una vita nuova, quella di chi si converte, perché il fine dei Riti è la conversione dei cuori. Sono il culto di un popolo che dà orgoglio al singolo, donano un’appartenenza, un’identità, quella di essere guardiesi a partire dai Riti stessi. Lo dicevo anche ieri: in questi giorni siamo tutti guardiesi. Generazioni e generazioni di uomini e donne nei secoli hanno vissuto, custodito, arricchito questo grande patrimonio a partire dall’amore per Maria, Regina assunta in cielo. E oggi celebriamo l’Assunzione di Maria in corpo e anima, lo facciamo di nuovo, c’è quasi un’insistenza nel ripetere questa liturgia perché un mistero troppo grande è quello dell’Assunzione, quello della vittoria della vita sulla morte, del bene sul male, della carne che trova posto accanto a Dio. La vita sembra sempre smentire la fede. Il male nel mondo è grande, l’Apocalisse c’è lo ha ricordato: il drago cerca di divorare l’autore della vita ma Maria lo difende, lo protegge così come Maria assunta difende e protegge chi confida in lei, quando il drago si affaccia nella nostra vita, nella vita del mondo . La protezione non è rinchiudersi nelle proprie cose, la protezione ha un nome e un volto ed è quello di Maria, per questo siamo qui a celebrare la sua Assunzione, la sua morte che è anche la sua nascita a cielo, segno di consolazione e di sicura speranza. Lei è la donna vestita di sole che lotta con il drago. La storia del mondo è una lotta senza fine tra il bene ed il male; tra l’amore e la discordia, tra la compassione e l’indifferenza, tra la luce e le tenebre. Ma è l’amore a vincere
Oggi il drago si chiama guerra e la cultura di morte che c’è dietro. Vediamo il drago terribile, trascinare il cielo e buttarlo sulla terra, distruggendo tutto e tutti, perché la guerra è sempre una inutile strage, un vero fallimento. E il drago della guerra ha tante armi che usa bene: invidia , discordia, prepotenza, rancore, desiderio di possesso degli altri e delle cose degli altri. Ma la pace è sempre possibile, la violenza e la guerra non sono un destino, il nostro destino è il cielo.
In questi giorni dei Riti abbiamo cercato il cielo, abbiamo fatto penitenza per quando abbiamo vissuto solo per le cose della terra, trascurando l’amore, il perdono, la fraternità, la preghiera. Un popolo di penitenti nel corpo e nello spirito. Oggi i battenti vivranno un segno forte di penitenza, di richiesta di perdono, di conversione. Oggi il popolo di Guardia grida al cielo: siamo peccatori. Oggi il popolo di Guardia di fronte alla grande sofferenza di tanti innocenti , di fronte a tanto sangue versato nel mondo per la violenza e la guerra, rappresenta l’umanità intera bisognosa di penitenza, di conversione e di misericordia.
L’Assunzione di Maria ci ricorda che il nostro destino è il cielo, non solo quello dell’anima, ma anche quello del corpo, che Dio ci ama, ama questo mondo. Dio prende con se Maria anche con il suo corpo; le vuole bene e la vuole vicina anche fisicamente. Come è importante la vicinanza fisica, come è importante avere vicino fisicamente le persone: non è la stessa cosa volere bene da lontano. Ce lo ricordano gli anziani, tante volte voluti bene solo da lontano. Elisabetta, anche lei avrà vicino fisicamente Maria perché gli anziani vanno amati e visitati.
Maria crede a quello che ancora non c’è e si affida perché crede che ci sarà. Crede che la Parola del Figlio suo non è solo un buon augurio. Maria si affida e ci dona Colui per il quale vivere, che dà senso alla vita e ci ricorda Dio da che parte sta: Dio non sta dalla parte dei prepotenti, degli orgogliosi, degli arroganti, dei violenti; Dio sta dalla parte degli umili, dei piccoli, dei deboli, degli scartati, dalla parte dei pastorelli e non dei re, dalla parte degli umili e dei semplici e non dei sapienti di questo mondo . E’ il mondo assunto da Dio.
Maria è nostra Madre, accogliamola come fece Elisabetta nel nostro cuore, nella nostra casa che è la nostra vita; la casa di Maria non è il Tempio, ma il cuore. Lei Regina assunta in cielo vuole essere presente nelle nostre famiglie.
Maria “magnifica” il Signore , perché comprende che nulla è impossibile a Dio e che il paradiso è in pienezza, in anima e corpo, la nostra meta, e lei inaugura la strada. Lei è senza peccato, lei crede nelle Parola del Figlio. Noi no, ci alterniamo tra fede e dubbi, fiducia e smarrimento Per questo penitenza e conversione. Amarla ci aiuta a combattere il peccato anzitutto dentro di noi, perché è nel cuore che nascono i sentimenti cattivi, la discordia, la divisione; è prima nei cuori che si alzano i muri che ci separano .
Maria come una madre ci aiuta ad ascoltare e a mettere in pratica il Vangelo che ci rende figli. Da questi Riti vogliamo vivere un impegno, quello di conoscere di più le parole del Figlio suo, conoscere di più il Vangelo, conoscere di più la Scrittura che i misteri hanno così bene rappresentato. Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano.
O Gloriosa Madre di Dio, tu che sei il capolavoro di Dio, così casta da poter restare vergine anche dopo il parto, così bella che Dio ha scelto come sposa ; così umile e santa che lo Spirito Santo si è degnato di abitare nella tua vita, prega per noi il tuo Figlio Gesù. Ottieni per tutti i suoi figli e per l’umanità intera, il dono della riconciliazione e della pace.
Maria Regina Assunta in cielo, il popolo di Guardia, noi tutti, ti amiamo e ti vogliamo tanto bene; ci prepariamo a camminare con te per le vie di Guardia; siamo trepidanti, sono 7 anni che aspettiamo questo momento dove vieni a confermare il tuo amore per questo tuo popolo; ci prepariamo a vivere l’incontro tra la tua misericordia e la miseria, il pentimento dei battenti . Donaci di custodire nel cuore la grazia di questi giorni. Amen.