Consiglio Regionale di Azione Cattolica, l’Ac come risorsa in quanto esperienza concreta laicale

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Domenica 9 ottobre, nell’elegante struttura “Comunità S. Giuseppe” sul lungomare a Salerno, si è tenuto il Consiglio Regionale di Azione cattolica, occasione come sempre per discutere di temi importanti e per permettere l’incontro dei soci di tutta la regione, intitolato “Laici di Ac, radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”.

La giornata è cominciata alle 9:30 in cappella con la sentita celebrazione dell’Eucarestia presieduta da Don Alessandro Valentino, assistente unitario regionale, assieme a Don Mario Masullo, assistente del settore giovani.
Subito dopo, alle 10:30, nella sala conferenze si è tenuto un interessante convegno a cura del consigliere nazionale Pier Paolo Triani, professore di didattica dell’Università Cattolica.
In questo seminario si è ragionato sul ruolo del laicato partendo dai documenti del Concilio Vaticano I e II.
Il laico, secondo la trattazione del prof. Triani, è una persona partecipe alla vita della Chiesa che con la sua vita santifica la vita stessa (sacerdozio laico), annunciando il Vangelo e cercando con la vita il Regno di Dio. In questo modo è portato a caratterizzare le cose temporali secondo l’ordine di Dio. Si è ragionato, poi, su doni e fatiche del laicato tenendo presente che riflettere sul laico significa riflettere sulle strutturalità della Chiesa in quanto tale.
Esistono due tipologie di laicato: laicato associativo e apostolato individuale. Naturalmente, un punto importante del laicato è il “non fare da soli”: lo stile è quello della solidarietà. In questo campo, un ruolo particolare ricopre l’Azione cattolica. L’AC è una risorsa in quanto esperienza concreta laicale che si occupa di formare laici che vivono la passione di evangelizzazione con le proprie modalità di servizio libere.
In seguito ad alcune domande e riflessioni su quanto appena sentito, c’è stato il momento dei racconti del viaggio in Terra Santa, durante il quale alcuni ragazzi e adulti di Azione Cattolica hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti con un interessante reportage di viaggio composto da storie di vita vissuta lì , da interviste e video e approfondito sotto più punti di vista.
Alle 13, nella mensa si è aperto il buffet del pranzo condiviso dove ogni socio porta qualcosa da mangiare assieme , una bellissima formula che da diversi convegni tende a unire e far confrontare i vari partecipanti alla giornata regionale e permette di far assaggiare diversi sapori di varie città.
Alle 15, dopo aver ascoltato alcune note sulle procedure elettive della delegazione regionale e dopo la visita di S.E. Mons. Angelo Spinello, delegato CEC per il laicato, ci si è divisi e confrontati per settore.
In questa fase tramite delle interviste e dei confronti, i giovani hanno approfondito il ruolo dei delegati regionali e diocesani del settore giovani di Ac.
La giornata, infine, terminato il momento dei gruppi , si è conclusa alle 17.30 con la preghiera finale, i saluti e gli abbracci. E si è conclusa, come dopo ogni consiglio regionale, pure con un’intensa carica interiore nei partecipanti, con un forte senso di fratellanza e, anche in vista del rinnovo delle cariche associative, con una grande fiducia nei laici del domani.

Giusy Cusano, consigliere diocesano Ac Giovani