Ti cerco Signore nell’accecante sole nascente, nell’increspatura del mare al mattino lungo la serenità dell’orizzonte. Ti cerco Signore nel volo dello stormo di gabbiani che planano e si abbassano in un unico battito fra le verdi chiome degli alberi che da lontano ingombrano la vista, rubando un pezzo di cielo nel gioioso canto degli uccelli felici di esistere, nel tubare dei colombi in festa sui balconi di qualunque paese.
Ti cerco….nell’armonia dei colori del mattino e nelle serafiche sere d’estate, nel vento che scuote le fronde accarezza l’erba dei prati e vivifica le anime in attesa di grazie, nel luccichio dei mille riflessi dorati sull’acqua e nei contorni bruniti delle montagne, nelle nuvole bianche che disegnano giostre e coriandoli per bimbi attenti, incantati di fronte alla meraviglia.
Cerco te, Signore, mai stanco, nella magia della vita che ci doni ogni giorno, pregna di infinito, instancabilmente nuova, fresca, rinnovata.
Ti cerco….nello spazio di luce e di buio, nelle gioie e nei dolori, nelle lunghe notti amare, negli occhi dei fratelli che incontro e in quelli che sogno di abbracciare.
Ti cerco….e ti ritrovo nel respiro del vento, nel bianco unico della luna, nella brillantezza delle stelle, nei ricordi, nei tanti passati, nelle diversità del presente del futuro.
Ti cerco….e ti ritrovo nei profumi intrisi di erbe amare e dolci, zuppi di salsedine, di neve e di zolle bagnate dopo la pioggia, baciati da fiori nel sole, soavi come la tua carezza.
Ti cerco….e ti ritrovo in occhi stanchi, in cuori afflitti e indifesi, tra braccia deboli, fra mani callose lungo sentieri di vita, per albe mai conosciute, verso tramonti inafferrabili per terre lontane e vicine.
Ti cerco….e ti ritrovo nella vita: fremito dopo fremito; nel sangue: goccia dopo goccia. E tutto è in me, grazie a Te, Signore. Le strade di cosa e come siamo stati affiorano dall’acqua azzurra; esse son nitide e portano lontano. Il mio paese tra i monti, immerso nel verde d’estate, disposto su vecchi balconi e negli angoli delle strette vie; e il bianco intriso del grigio di muri rifatti nei rigidi inverni. Un dono della vita!
Unito alla mia gente in ricchezza e in povertà, per ritrovare nelle gioie i sorrisi, nei dolori le lacrime e Diocesi mons. Mimmo Battaglia 5la festa della domenica nel rintocco delle campane della chiesa madre. Tutto è in me, grazie a te, Signore.
La mia storia nella solitudine degli anziani in attesa, fra le storie dei miei ragazzi della comunità, tuoi doni. La mia vita nelle tue mani e nella vita sofferta degli abbandonati, degli ultimi.
Le mie rabbie per l’impotenza vissuta di fronte alle morti per droga di tanti, troppi giovani, per i quali ho urlato al cielo l’inatteso, poiché avrei voluto un po’ di tempo ancora per amarli meglio o di più.
Tutto è in me, grazie a Te, Signore
La mia missione tra le missioni da te disegnate.
Mai abbandonato quando le forze venivano meno e il peso sulle spalle si faceva sentire. Con te accanto, in silenzio, mano nella mano della speranza, cuore nel cuore della pazienza.
In silenzio, trai monti del mio paese, ho sentito le tue braccia cingerrni le spalle, incoraggiandomi nel cammino di fedeltà e di carità a fianco dei più deboli e dei poveri.
In silenzio, Signore, mi hai sollevato insieme a Maria, Giuseppe, Chiara, Rita, Gabriele, Nando affinché lo sguardo si posasse oltre ogni forma di ingiustizia e sofferenza, lenendo indolenze, insuccessi, fallimenti, piaghe e ritrovare Te, in qualunque luogo e in ogni tempo, con la forza della preghiera e il dono della fede.
In silenzio rincasavo dopo aver bevuto l’acqua della sorgente benedetta, fonte inesauribile della tua misericordia, riscoprendo ogni volta la dimensione del perdono
E tutto è in me, grazie a Te, Signore.
La mia anima si alleggerisce ed entro nel tuo universo insieme alla mia gente, i miei ragazzi, i miei operatori e le donne, gli uomini, le ragazze e i ragani di Fondazione Betania, ricchezza infinita per tutti e anche per la mia vita, dove la pace regna sovrana, l’amore trabocca e la giustizia congiunge le nostre mani.
Tutto è miracolo, grazie a Te, Signore.
Mio padre, mia madre, mio fratello, mia sorella e i cari nipoti…” rivedo entrare in casa e portare la festa carica di gioia e di sorrisi che infrangono il pallore di giornate non liete, inondando l’aria del profumo degli angeli.
Lode a te, Signore.
Ti cerco e Tu ci sei.
Là dove l’alba si confonde col tramonto. Là dove si ode il silenzio, luogo e spazio della vocazione, terra bianca, incontaminata su cui i nostri piedi nudi lasciano appena tracce d’orme. Ed io come viandante camminerò, ringraziando il cielo per il bene ricevuto da tutti; i ricordi, anima della vita, saranno i miei sandali, li proteggerò per mai dimenticare, li guarderò negli occhi, li ringrazierò per esserci
Grazie, Signore sei l’infinito che pervade.
La giustificazione di ogni fine e principio…
Il motivo del non arrendersi…
Il bene assoluto e prezioso….
Lode a te.
Che dissolvi le bende dai nostri occhi e ci consentì di vedere e di guardare doni unici ad ogni passo. E noi, terre assetate, ad essi ci abbandoniamo come si fa con l’incanto.
Noi dobbiamo, vogliamo, guardare la libertà donataci, per apprezzarla e cantarla.
Noi dobbiamo, vogliamo, riscoprire la gioia di vivere, il dono della gratuità, il bisogno di perdonare, la voglia di essere amici, la tenerezza della famiglia, la bellezza della preghiera che si accompagna alla carità.
Noi dobbiamo, vogliamo, riscoprire: la volontà di esserci nonostante tutte le fragilità e di esse servirci per abbattere i muri di odio, riscoprire l’amore e con esso disegnare cieli immensi di pace, portando il carico delle ragioni di forza e di lotta per la vita, la vita di ognuno di noi.
Benedici loro, Signore, benedici i miei angeli, benedici la mia terra e, soprattutto, benedici la nostra chiesa, la chiesa che lascio e la chiesa che mi accoglierà. E tutto è in me fino alla tua grazia.
Tutto è passato, ma tutto è presente mentre cammino sereno, per nuove albe e rinnovati tramonti perché Tu sei con me.
Lode a te, Signore, sempre e per sempre.
don Mimmo *
* preghiera di ringraziamento per l’ordinazione episcopale