Movimento Lavoratori di AC, Giovanni Pio Marenna eletto nuovo segretario diocesano

Dopo 12 anni s’è ricostituito nell’Azione Cattolica della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti il Movimento Lavoratori. Nella serata di ieri, presso la sala teatro di Casa Santa Rita a Cerreto Sannita, alla presenza del vescovo della Diocesi mons. Giuseppe Mazzafaro s’è celebrato il Congresso Elettivo, composto attualmente da 20 soci di AC che, al momento, hanno aderito. I presenti hanno eletto all’unanimità come nuovo segretario diocesano del MLAC Giovanni Pio Marenna (AC interparrocchiale Cerreto Sannita), già presidente diocesano dell’AC negli ultimi due trienni e già responsabile Adulti diocesano. “Riprendiamo – ha esordito la presidente dell’AC diocesana Lia Salomone nella sua introduzione – un cammino, quello sul tema del lavoro, che non è mai mancato nell’agenda di questi ultimi due trienni. Un cammino che, in realtà, non s’è mai interrotto, viste le tante cose realizzate e messe in cantiere. Un cammino molto importante e prezioso”. Lo si è fatto, anzitutto, provando a ribaltare la prospettiva dal “cercare lavoro” al “creare lavoro”, fornendo anche gli strumenti formativi e informativi, e costruendo le condizioni per farlo, soprattutto facendo rete, come ha ben spiegato, nel suo intervento, l’Animatore di Comunità del Progetto Policoro Raffaele Botte, il quale ha fatto un excursus di tutto l’iter che ha portato e in cui s’è sviluppato il progetto “Giovani & Lavoro”, prima, e confluito il tutto in un’Equipe allargata del Progetto Policoro, poi, di cui l’AC diocesana fa parte. Progetto “Giovani & Lavoro” nato sulla questione dello spopolamento del nostro territorio e delle difficoltà a trovare lavoro, soprattutto di giovani e adulti costretti, sulla propria pelle, a fuggire dalla propria terra.

E proprio a partire dal creare una rete di base con imprenditori, giovani, scuole, istituzioni e altre realtà del territorio, è stato possibile provare a prendersi cura del lavoro per nutrire la speranza, attraverso gesti e segni concreti che possono seminarla, costruirla e attuarla. Base di partenza, la Dottrina Sociale della Chiesa, come ha ben evidenziato il direttore della Scuola diocesana d’Impegno Socio-Politico don Matteo Prodi. “Il lavoro, nella visione della Chiesa – ha detto don Matteo – è ciò che può offrire all’uomo piena dignità, permettendogli il sostentamento personale e l’opportunità di cooperare al bene comune, attraverso la Politica con la maiuscola, come ci ricorda papa Francesco. E il fine ultimo dell’economia non può essere il profitto, ma il benessere dell’uomo considerato nella sua totalità”. Concetto ribadito anche dal segretario regionale del MLAC Fabio Di Nunno che ha ricordato come sia assolutamente possibile trasformare la realtà sociale, con le sue tante fragilità, con la forza dirompente del Vangelo. Infine, prima di costituire il seggio elettorale che ha portato all’elezione del nuovo segretario diocesano del MLAC, il vicesegretario nazionale Maurizio Biasci, nel ringraziare la tanta strada fin qui percorsa dall’AC diocesana sul tema del lavoro, ha posto l’attenzione sul tema dell’intelligenza artificiale, ponendo anche delle provocazioni sugli aspetti dei rischi e delle opportunità legate alla stessa. Al termine della proclamazione del nuovo segretario diocesano del MLAC, un assaggio delle colombe artigianali della cooperativa sociale di comunità iCare hanno dolcemente concluso la piacevole serata.