Il cardinale Zuppi a Pechino per la missione voluta dal Papa per una “pace giusta”

Nei giorni 13 – 15 settembre 2023, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, si recherà a Pechino, quale Inviato del Santo Padre Francesco.

La visita costituisce un’ulteriore tappa della missione voluta dal Papa per sostenere iniziative umanitarie e la ricerca di percorsi che possano condurre ad una pace giusta.

Dopo i viaggi a Kyiv, Mosca e Washington, il presidente della CEI prosegue l’iniziativa affidatagli da Francesco per “allentare le tensioni” in Ucraina. La Santa Sede: “Un’ulteriore tappa per sostenere iniziative umanitarie e la ricerca di percorsi che possano condurre ad una pace giusta”.

Dopo mesi di attese e di anticipazioni, a Roma come a Pechino, giunge la conferma: la missione di pace del cardinale Matteo Maria Zuppi, quella che il Papa ha ribattezzato una “offensiva di pace” per “allentare le tensioni” nella martoriata Ucraina, prosegue in Cina a partire da domani 12 fino a venerdì 15 settembre. È la Santa Sede ad annunciare il nuovo viaggio del porporato che lo aveva già visto impegnato tra giugno e luglio a Kyiv, Mosca e Washington.

A Berlino per l’incontro “L’audacia della pace”
Zuppi si trova da ieri, 11 settembre, a Berlino per l’incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio “L’audacia della pace” con i leader delle principali religioni mondiali, assieme a rappresentanti di politica e cultura di 40 Paesi. Tra loro, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani con il quale il cardinale si è intrattenuto ieri pomeriggio in un lungo colloquio privato nell’Ambasciata italiana. Proprio a margine dell’evento, sollecitato dai giornalisti presenti a Berlino, Zuppi aveva affrontato il tema della missione che il Papa gli ha affidato. Missione principalmente di dialogo che lo ha visto a colloquio con rappresentanti politici ed ecclesiali dei Paesi al centro del conflitto che dal febbraio 2022 sta lacerando l’Ucraina; missione che vedrà il presidente della CEI in viaggio nelle prossime ore a Pechino, nonostante il porporato nelle dichiarazioni di ieri avesse lasciato intendere una tempistica più lunga. Parlando del raggiungimento della pace, il cardinale diceva che essa non deve essere “imposta da qualcuno” ma “una pace scelta dagli ucraini” con “le garanzie, l’impegno, lo sforzo di tutti”; quindi sottolineava il ruolo della Cina in questo processo come “uno degli elementi forse più importanti”.