Visita dei giovani dell’Erasmus+ del progetto RHYTHM alla sede della cooperativa sociale di comunità iCare

Nell’ambito del progetto RHYTHM (Rural Heritage Youth Harmony Movement) per youth worker provenienti da cinque Paesi (Italia, Bulgaria, Romania, Armenia, Georgia), in particolare da aree rurali con scarse opportunità lavorative e formative, hanno visitato a Cerreto Sannita la sede della cooperativa sociale di comunità iCare 25 partecipanti dell’Erasmus+, promosso dall’associazione RIVER A.P.S. di Castelcampagnano. A loro abbiamo presentato e raccontato vision, mission e progettualità della nostra cooperativa sociale di comunità iCare e le attività del centro d’ascolto e del dormitorio della Caritas diocesana, presenti nel nostro spazio rigenerato e condiviso di Casa Santa Rita, insieme a sogni e prospettive di sviluppo, proponendogli delle attività pratiche laboratoriali nella pasticceria sociale di comunità DolceMente e un successivo momento di condivisione, suddiviso in gruppi di lavoro e in attività di job shadowing. Insieme ad un saporito pranzo cucinato dai ragazzi del laboratorio di pasticceria sociale di comunità DolceMente.

Obiettivo del progetto RHYTHM è quello di fornire competenze e conoscenze ad operatori giovanili che vogliono approfondire un apprendimento non formale sui temi delle politiche europee, della sostenibilità, della progettazione europea e dell’inserimento di soggetti svantaggiati. E proprio sulla dinamica di un laboratorio di pasticceria, nato per rispondere alla necessità di creare luoghi inclusivi non solo per le relazioni sociali di ragazzi con disabilità ma anche per creare le condizioni di una cultura del lavoro di persone con svantaggio, i giovani stranieri che hanno aderito sono rimasti molto colpiti ed entusiasti dall’esperienza ascoltata e raccontata dagli operatori di iCare e della Caritas diocesana, riportando, a loro volta, esperienze simili presenti nei loro Paesi d’origine, soprattutto a favore di persone con fragilità. I partecipanti, studenti e docenti presenti, sono soprattutto grati per l’esperienza fatta e arricchiti di meraviglia per aver scoperto una realtà sociale che illustreranno nei loro contesti territoriali e in quelli socio-lavorativi delle nazioni dove vivono, studiano e lavorano.