Azione Cattolica, come essere segni di speranza e non aver paura di sognare cose grandi? Sentirsi a casa in mezzo agli altri, una casa accogliente.

di Veronica Calvano *

Siamo sulla strada del ritorno dopo 3 giorni dall’inizio di “Segni del tempo”, l’iniziativa del settore Giovani nazionale dedicata a responsabili ed educatori Giovani diocesani e parrocchiali. I miei compagni di viaggio sono sempre stati al mio fianco, eppure non li avevo mai sentiti così vicini come in questo momento. Partivo, 3 giorni prima, con cuore e testa stanchi, sfiduciati, demoralizzati e appesantiti dal peso di una responsabilità avvertita come solitaria e pretenziosa di grandi cose. “Per Lui l’uomo per quanto possa cadere in basso è sempre in alto”. Se non mi fossi trovata lì, non credo sarei riuscita a credere a queste parole, ma eccomi qui, sull’ albero più alto di tutti, ad incrociare Lo sguardo, gli sguardi più comprensivi e accoglienti mai percepiti su di me. 3 giorni, solo 3 giorni che sono parsi 1000 per quanto carichi di bellezza.
Sono stati giorni di preghiera, giorni di riflessioni, di sorrisi (tanti, davvero tanti) ma soprattutto giorni di famiglia, giorni di Chiesa. “Che i giovani di AC imparino a guardare la chiesa in un modo nuovo sentendola casa per tutti, compagna di viaggio e amica delle loro fatiche”. Che non sia proprio questo il trucco il essere ” giovani credenti e responsabili credibili”? Sentirsi a casa in mezzo agli altri? Ed è proprio così che pian piano si è sollevato un unico coro, un’unica voce, un unico grande prodigio che non ha paura di sognare cose grandi per generare “segni del tempo, segni di vangelo” in tutti i contesti di vita. Così come i nostri vice giovani nazioni ci ricordano ” come giovani di AC non viviamo vite parallele a quelle dei coetanei che incontriamo (….) e per questo vogliamo giocarci la nostra fede in queste relazioni facendoci casa accogliente per quanti coltivano dentro di sé il desiderio nascosto di Dio”.
Sono tornata a casa con meno paure, con tanto entusiasmo e con la certezza che per ritrovarsi non c’è sempre bisogno di partire da soli, talvolta è sufficiente incontrare altri 2000 ragazzi. “Persi” esattamente come te.

 

* responsabile parrocchiale Giovani AC di Frasso Telesino