Messaggio del vicario generale, Mons. Antonio Di Meo, al vescovo don Mimmo chiamato ad essere Arcivescovo della Chiesa di Napoli

Eccellenza,

in questo momento ripeto con stupore le parole dell’apostolo Paolo: «Quanto insondabili sono i giudizi [di Dio] e inaccessibili le sue vie!» (Rm 11,33). Siamo sorpresi ma nello stesso tempo accogliamo con grande gioia ed obbedienza la vostra nomina ad arcivescovo di Napoli. Una notizia supposta o trapelata da alcuni giorni sui giornali, anticipata vagamente nella scorsa primavera e da noi però mai attesa.

Siamo nella gioia perché il Santo Padre Francesco ha apprezzato la vostra persona e il lavoro pastorale da voi avviato in questa piccola diocesi e ora vi chiama a proseguirlo nella grande diocesi di Napoli. È il cammino, profeticamente annunciato dal Concilio, che deve trovare oggi irreversibilmente concreta attuazione «perché il mondo creda» (Gv 17,21).

Il prendersi cura, la vicinanza, la comunione che nasce dalla reciprocità, l’accoglienza, la sinodalità, la chiesa povera sul passo degli ultimi non sono state espressioni da voi vagamente ripetute ma processi faticosamente e delicatamente avviati, senza ansia di prestazione, rispettando i tempi di maturazione di noi preti e dei laici. La gioia diventa gratitudine per quanto avete svolto nei quattro anni in diocesi, percorrendola in lungo e in largo di giorno e di notte. Vi ringraziamo soprattutto per la paziente e rispettosa vicinanza verso noi sacerdoti. Vi sono grati certamente anche i confratelli defunti, alcuni dei quali spirati tra le vostre braccia. Grazie, grazie di cuore.

Manifestiamo obbedienza sincera al volere del Santo Padre, senza nascondere però, pudicamente, un’intima sofferenza. Provati già a livello personale e comunitario dall’attuale emergenza sanitaria, certamente non avremmo voluto la privazione del pastore che proprio in questo tempo ha dato e dà sicurezza e forza, non avremmo voluto entrare in un cammino di incertezza per la nostra amata Chiesa. Quanti interrogativi si affollano nella nostra mente! Siamo sicuri però che il Signore è nostro pastore e nulla ci mancherà.

Caro don Mimmo, con grande affetto di figli, di fratelli, di amici vi diciamo: auguri! La chiesa di Napoli nel tempo ha inviato a noi pastori dotti e Santi. Ricordo per tutti Sant’Alfonso e Mons. Sodo. Si tratta di una restituzione? Voi, anche se proveniente dalla Calabria, ora portate addosso l’odore delle pecore di questa Chiesa, che ha ricevuto da voi e, certamente, ha dato a voi.

Siamo sicuri che il popolo napoletano vi accoglierà con il cuore grande che lo caratterizza e con la bella fede che ha, espressa nei secoli da tanti santi. Siamo sicuri che troverà in voi la guida premurosa e attenta.

Il Signore vi custodisca, faccia risplendere per voi il suo volto e vi faccia grazia (Cfr Nm 6, 24 – 25).

Auguri.

Mons. Antonio Di Meo, Vicario generale