Carissimi Parroci,
Carissimi Vicari foranei,
in seguito al protocollo della CEI, vi indico i passi che andremo a fare insieme nell’immediato per essere accanto al popolo di Dio in un momento così delicato per tutti. Abbiamo tutti una grossa responsabilità come Chiesa. Ci apprestiamo a vivere la graduale riapertura delle celebrazioni
eucaristiche, siamo chiamati con profondo senso di responsabilità, di affidamento al Signore, di fiducia reciproca. Sappiamo tutti che il virus ancora è presente e sappiamo che i più fragili devono essere la nostra prima pre-occupazione. Vi auguro un tempo pieno della cura del Buon Pastore, che penetra lo sguardo delle sue pecore e sorregge quelle forti e quelle che si sentono più smarrite.
Per capire la reale situazione nelle nostre parrocchie, vi chiedo di fare attenzione ai seguenti passaggi, con la consapevolezza di poter fare quello che possiamo, nella condizione che viviamo e con gli strumenti che abbiamo:
1. Chiedo a ciascun Parroco di sentire entro il prossimo martedì 12 maggio tutti i componenti del proprio Consiglio Pastorale parrocchiale (gli strumenti che abbiamo sono il telefono e internet, non ci è possibile altro). In allegato le domande a cui rispondere insieme e il protocollo da
rendere disponibile. Auspico un confronto sereno nei consigli per il bene della nostra gente.
2. Chiedo di riunire, giovedì 14 maggio, i sacerdoti nelle foranie (in video conferenza), in modo da mettere in comune esigenze, difficoltà, limiti, possibilità e impedimenti. I Vicari foranei si adopereranno a farmi avere quanto scaturito dal confronto entro venerdì 15 maggio.
3. Riunirò subito dopo il Consiglio Presbiterale insieme a dei rappresentanti del Consiglio Pastorale diocesano per concordare insieme delle linee comuni e inviarle a tutte le parrocchie.
Chiaramente queste linee saranno di supporto a quanto si è visto possibile nella propria parrocchia.
Il protocollo chiede di rimandare la celebrazione del Sacramento della Confermazione. Sono chiaramente rimandate, per quanto ci riguarda, anche la celebrazione delle prime Comunioni.
Il 13 maggio si riunirà la Conferenza Episcopale Campana per discutere insieme il protocollo. Qualora ci fosse qualche variazione importante per noi sulle date vi informerò tempestivamente.
A questo punto, credo che possiamo pensare realisticamente di ripartire con le celebrazioni eucaristiche da lunedì 25 maggio. Aspetto di verificare il tutto con voi. Abbiate cura che almeno una celebrazione la domenica sia trasmessa in streaming (se possibile anche durante la settimana). Per evitare assembramenti nelle celebrazioni domenicali potrebbe essere una soluzione non solo aggiungere una Messa quanto piuttosto chiedere di osservare il precetto domenicale durante un giorno qualsiasi della settimana.
Il protocollo su alcuni punti è restrittivo (il coro, per intenderci), contempla difficoltà e impedimenti, ma in questo momento ci è chiesto sostanzialmente di discernere con responsabilità, oggettività, nell’ascolto e nel confronto. Per quanto ci è possibile, cerchiamo di vivere serenamente questo momento, nella disponibilità reciproca a consigliarci e aiutarci. Non è una spinta all’apertura ma alla graduale ripresa. Il nostro sguardo deve già aprirsi al futuro.
Abbiamo grande responsabilità tutti verso tutti: vi prego di ricordarlo anche ai collaboratori e ai fedeli.
Non ci possiamo permettere superficialità.
Non è un tempo facile ma può diventare un tempo di rinascita della nostra vita a servizio del popolo di Dio in cui siamo chiamati a stare, con cui siamo chiamati a discernere e a camminare, che siamo chiamati a guidare.
Ribadisco, in particolare in questo periodo e in avanti, di ricordarvi dei più poveri, dei più fragili.
Le persone che hanno responsabilità verso terzi, anziani, bambini, deboli, si sentano serene nel discernere la possibilità di partecipare o meno alle celebrazioni eucaristiche.
La pace del Signore sia con tutti voi!
† don Mimmo, vescovo
Domande per i Parroci e i Consigli Pastorali parrocchiali:
a. Come possiamo vivere e pensare l’apertura graduale? Cosa è realistico attuare nella nostra parrocchia? È ragionevole pensare alla sola aggiunta di celebrazioni eucaristiche? Si potrebbe pensare a forme diverse di accompagnamento pastorale, per esempio momenti di ascolto della Parola, o altro? Nell’immediato la ripartenza “in presenza” diventa difficile ma è possibile pensare ad altre modalità per riprendere e continuare insieme il cammino? Come pensare la ripartenza delle attività pastorali per i prossimi mesi?
b. Nella nostra parrocchia ci sono casi dichiarati di Covid-19? Abbiamo bisogno di accortezze maggiori?
c. Che cosa è inapplicabile del protocollo rispetto alla nostra parrocchia?
d. Come favorire nei fedeli la consapevolezza della responsabilità personale verso gli altri in questo momento? (indicare e chiedere di indossare mascherine, di fare attenzione a ogni forma di trasmissione possibile, rispetto delle regole, collaborazione, restare a casa se si sta poco bene,
invogliare le persone anziane a seguire da casa le celebrazioni). Come vedete possibile il tutto?
Allegato: Indicazioni pastorali in vista della riapertura alle celebrazioni eucaristiche