Potrebbe accaderti, un giorno, di sentirti stanco e scoraggiato, potrebbe accaderti di sentire che tutte le tue forze stanno venendo meno, potrebbe accaderti di sentirti solo, deluso, amareggiato. Accade a tutti, nella vita di ogni giorno, di sentirsi stanchi e scoraggiati, accade di sentire che tutte le forze stanno venendo meno, accade di sentirsi soli, delusi, amareggiati. Così, ci chiudiamo nel nostro dolore, il nostro viso diventa triste, i nostri occhi lucidi, evitiamo di condividere la nostra sofferenza con chi ci è accanto per paura di dire cose di cui potremmo pentirci. E quel dolore ci lacera dentro. Accade anche a te. Ti chiedi perché. E le tue domande squarciano il silenzio della tua notte.
Immagina ora che quel silenzio, quella notte, siano questo tuo tempo presente, questo istante, e prova a leggere insieme le lettere in grassetto…c’è un messaggio che vogliamo condividere con te nel raccontarti quello che abbiamo vissuto in questo mese, quello stesso messaggio che Gesù ha lasciato ai suoi apostoli rinchiusi nel Cenacolo per paura dei Giudei: Pace a te! “Subito dopo la resurrezione, Gesù, torna dai suoi amici e dice loro: Pace a voi. Perché la pace è già dentro di noi, anche quando la nostra vita è segnata dalle paure e dai dubbi che ci abitano. E la cosa particolare è che Gesù mostra loro il costato e le mani cioè le ferite, doni della resurrezione…e, mentre sulla croce, dalle ferite fuoriusciva sangue, dopo la resurrezione, fuoriesce luce.” Tutto cambia in base alla prospettiva da cui si guarda alle cose e, allora, nel fare memoria, proviamo a dirvi la pace che abbiamo visto e sentito in questo tempo.
C’è stata pace nella forte emozione provata il 2 ottobre in occasione del primo anniversario di ingresso in Diocesi e nei sogni che diventano realtà come l’inaugurazione della nuova sede della Caritas Diocesana, della Cooperativa i-Care e della Casa per la Pace “don Tonino Bello”.
C’è pace nel coraggio di Nicoletta, nella tenerezza del piccolo Luca, disteso nel suo lettino con le braccia allargate come Gesù sulla croce, nella dignità di Raffaele che ha vissuto il suo dolore fino alla fine facendo il possibile per non essere di peso a chi gli stava accanto, nei litigi tra Domenico e Roberto che fanno a gara per ricevere le attenzioni del nostro vescovo. C’è pace nei messaggi di Marta Rita che riempie di dolcezza ogni giornata, in Alfonso che dice di volersi trasferire a Cerreto perché lì c’è il suo amico don Mimmo, nella forza, nell’intelligenza e nella determinazione racchiuse nella bellezza della storia di Maria, nel bisogno di aiuto di Antonio e nell’impegno nel non lasciarlo solo, nella gioia di Antonietta, la speranza di Teresa, l’entusiasmo di Vitalina, nei dubbi che abitano la vita di Carmine, nell’amore tra Pasquale ed Erminia che continua ad ardere nonostante l’età e la malattia di entrambi, nella scelta di Michela e Carmela di diventare cristiane, nella vita consacrata a Dio di sr Paolina.
C’è pace nel vedere tanti giovani mettersi insieme per condividere, pensare e progettare passi belli per la loro vita e la nostra Chiesa, come è avvenuto nei momenti di formazione per gli operatori della Casa per la Pace, per i componenti della Cooperativa i-Care, per le associazioni cerretesi che lavoreranno insieme per l’apertura di un nuovo Centro di Aggregazione a Cerreto. C’è pace in chi riflette e prova a mettersi in gioco per prendersi cura di chi gli è accanto come è avvenuto nell’assemblea di inizio anno associativo dell’Azione Cattolica. C’è pace nelle lacrime, nella forza di non rassegnarsi davanti alle difficoltà e nel coraggio di vivere da protagonisti degli studenti dell’I.P.S.E.O.A. di Castelvenere che hanno vissuto la loro prima “Giornata della tenerezza” in ricordo del loro amico Luigi e nelle domande di senso degli studenti dell’I.I.S. di Sant’Agata.
C’è pace in ogni dove quando qualcuno si riunisce per pensare al bene come è accaduto per la Giornata per la custodia del creato a Caserta, nell’incontro tra i vescovi della Campania a Salerno, nel ritiro del clero al Santuario della Madonna del Roseto di Solopaca, nella Veglia Missionaria a Telese in preparazione al Sinodo dei Giovani che si celebrerà il prossimo anno, nella novena in preparazione alla festa di San Gerardo Majella a Materdomini.
C’è pace in ogni viso solcato dalle lacrime che trova accanto a sé qualcuno disposto a donare una carezza per trasfigurare quelle lacrime in un sorriso. Così come è accaduto in questi giorni. Così come accade ogni giorno nella nostra vita.
Ogni peso, condiviso, si fa più leggero. Lascia i tuoi pesi.
Pace a te, perché la pace è già dentro di te.
a cura della Segreteria