Avvento, tempo di speranza oltre le tante paure

05-12-2022

Cara e amata Chiesa di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti,

Papa Wojtyla, negli anni polacchi scriveva una poesia che dice… “io credo che l’uomo
soffra soprattutto per mancanza di visione”. Oggi mancano visioni, sguardi di speranza verso il
futuro; viviamo concentrati sul presente. Si fa fatica a credere ai cambiamenti, a un mondo
migliore liberato dai suoi mali. Oggi nessuno vuole più cambiare il mondo. Niente è possibile.
Ci si vuole difendere da un mondo troppo aggressivo: gli immigrati, la violenza, il terrorismo,
gli altri…
Quanta rassegnazione davanti al dolore di tanti, alla forza del male, alla guerra, al potere del
denaro nei rapporti.
Cresce l’infelicità e si confonde la felicità con il piacere di qualche soddisfazione che subito però
deve lasciare spazio a nuove preoccupazioni, che non mancano mai. Cresce un senso di
solitudine, anche se in un mondo sempre più affollato; siamo 8 miliardi. Tanti amici virtuali, ma
pochi legami.
Abbiamo bisogno di ascoltare il Signore: le vie e i pensieri di Dio sono più alti e luminosi dei
nostri. Quando lo dimentichiamo montiamo in superbia e ci sentiamo in diritto di imporci,
finiamo per credere i nostri come gli unici pensieri da coltivare. Abbiamo sempre bisogno di
confrontarci con i pensieri di Dio per trovare i nostri. E quando parlo dei pensieri di Dio intendo
la sua Parola, il Vangelo, come bussola nell’itinerario della vita. Dobbiamo cercare le sue vie per
non restare imprigionati nei nostri labirinti o perderci nella confusione, piena di inganni e di
incertezze, del mondo. Gesù ci fa conoscere i pensieri di Dio. Gesù è il pensiero di Dio.
L’Avvento ci prepara ad accogliere Colui che ci porta i pensieri di Dio. Con Gesù i pensieri e le
vie di Dio diventano i nostri, anzi sono affidati a noi. L’Avvento viene per chi non si vuole
arrendere alla logica del male, non smette di cercare un futuro migliore per sé e per gli altri.
Come la pioggia scompare nella terra eppure sappiamo che non torna mai senza dare frutto coì
anche noi ci prepariamo ad affidarci al suo amore.
Gesù è il ponte che unisce ognuno di noi con il cuore di Dio. L’essenziale è davvero invisibile.
Martin Luther King diceva che noi vediamo le stelle in cielo, ma non vediamo la forza della
gravità, che è la forza vera che sostiene tutte le stelle e regola ogni loro movimento.

Cari amici, in un mondo che alza muri che sembrano proteggere, ma che ci isolano sempre più
e ci imprigionano, vogliamo costruire ponti che uniscono, che fanno incontrare, perché quando
sì costruiscono ponti e quando si ha la gioia di percorrerli si scopre che l’altro è il mio amico.
Solo i ponti permettono di incontrare e l’amicizia è un ponte prezioso da percorrere insieme!
Non dobbiamo andare lontano per costruirli. Infatti ogni ponte parte da noi, quando tendiamo
la mano all’altro, accettiamo il rischio di questo gesto ma anche quando noi accogliamo la mano
del fratello che vuole stringere la nostra. Noi non siamo condannati ad essere un’isola, ma tutti
abbiamo bisogno di non essere soli, e insieme possiamo combattere la sfida, a volte terribile,
contro la divisione, la solitudine, la violenza del fratello che alza le mani contro suo fratello,
perché ogni guerra è fratricida e chi uccide suo fratello perde anche sé stesso.

Un mondo senza visioni e senza sogni non resiste a lungo, si inaridisce, si spegne. Il cuore si
inaridisce se è senza sogni e senza speranza.

Cari amici ed amiche tutti, l’Avvento ci chiede di prepararci ad accogliere l’autore di quel
cambiamento che gli uomini non sanno darsi. Il cambiamento infatti viene da Dio.
Abbiamo bisogno dell’avvento di Dio e del suo regno. E Dio viene. È la buona notizia del Natale.
E ha il volto di un bambino. Sì, il Bambino di Betlemme ci guiderà verso il regno. Per questo
nasce. Il piccolo libro del Vangelo, se lo leggiamo con amore, ci illuminerà e ci guiderà. E sarà
come un fuoco: riscalderà il nostro cuore e non saremo più schiavi dell’egoismo, del
pessimismo, della tristezza e della rassegnazione, ma sapremo essere Fratelli tutti, a partire dai
piccoli, dai deboli, dai poveri.

Vieni Signore Gesù, Maranatha.

Dalla Sede Episcopale in Cerreto Sannita, 5 dicembre 2022