22 gennaio 2022, ore 18.00 - Chiesa SS. Annunziata, Sant'Agata de' Goti (BN) ❌CELEBRAZIONE RINVIATA CAUSA COVID ❌

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18 – 25 gennaio 2022)

“In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Matteo 2,2)

SETTIMANA DI PREGHIERA
PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
18 – 25 gennaio 2022

“In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Matteo 2,2)

 

Questo versetto viene offerto a tutti noi, come spunto di meditazione per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno. Un versetto che estende ed attualizza nel nostro presente la celebrazione della grande festa dell’Incarnazione del Figlio di Dio, che abbiamo festeggiato da poco.

In questa Settimana, la Chiesa di Cristo invita i suoi figli a pregare per la così tanto desiderata, ma così lacerata nei secoli, unità visibile della Chiesa. Rivolge questo invito sempre inalterato nei momenti felici, nei momenti di guerra, di carestie, di malattie. Non lo rivolge riferendosi all’uomo, stressato da tante preoccupazioni e dalle tentazioni tramite le quali la nostra epoca cerca di distrarlo, rendendolo indifferente verso le questioni di fede, ma lo rivolge, perlopiù, alle conseguenze che queste distrazioni e tentazioni, in generale, portano, come la paura, l’angoscia, la mancanza di fiducia verso il prossimo, che potenzialmente rischia di diventare la causa della nostra sofferenza. L’umanità di oggi si richiude in se stessa, cerca di recidere i rapporti con il prossimo e vivere non soltanto in una separatezza fisica, ma in un isolamento spirituale, che fa crescere a dismisura la sua solitudine e la sua sofferenza psicofisica.

Arenandosi nella loro solitudine esistenziale, gli uomini e le donne di oggi gridano a se stessi e si chiedono: ma che valore può avere la nostra preghiera davanti alle tante divisioni che strappano l’unica tunica di Cristo? Che valore può avere la preghiera di fronte al dominio della morte? Non si può rispondere a queste domande, se prima l’essere umano non accetta spiritualmente il grande evento della Visita Divina. Tante volte le condizioni della vita umana induriscono il cuore e la grazia di Dio fa fatica a penetrarlo. Per poter capire e accettare chi è Colui che ci visita e al Quale rivolgiamo la preghiera, l’uomo deve preparare il presepio della sua anima, non tramite un cambiamento esteriore o attraverso uno sterile perfezionamento morale. Ci vuole la conversione di tutto il nostro essere, accettare Cristo come il Signore della nostra vita, accogliendolo nella nostra anima, pur sapendo che essa assomiglia più ad una stalla, riempita da tutto ciò che ci affligge e ci opprime. È molto bello il paragone che i Padri fanno tra anima e stalla. Come Cristo si è degnato di nascere in una stalla, così si degna e sì rallegra quando entra nella nostra anima convertita.

Stando insieme ai fratelli e alle sorelle, pregando, elevando suppliche e dossologia al nostro unico Salvatore in ogni sera di questa Settimana, riviviamo anche noi misticamente quella notte, dove il cielo e la terra si sono uniti in un’unica lode. Illuminati dal comune battesimo, insieme siamo come piccole stelle che adornano in modo intellegibile il cielo spirituale della Chiesa di Cristo e l’intero universo. Un grande oikos capace di accogliere il prossimo non come straniero ma quale fratello e sorella che cerca una famiglia dove trovare sollievo, luce e speranza.

Come Lui, che per divina condiscendenza riceve ciò che è nostro, escluso il peccato, ci invita ogni anno a preparare la nostra anima e il nostro corpo per farne Sua dimora regale, così ci invita a pregare e a collaborare per la riconciliazione e il superamento delle nostre divisioni. Cristo nasce e diventa bambino per la nostra salvezza. Come gli angeli, i magi, i pastori e l’intera creazione Lo hanno accolto con devozione e la stella l’ha manifestato ai popoli, così spetta a noi convertirci ed unirci nell’unico corpo mistico per lodare ed inneggiare, con una sola voce ed un solo cuore, il Suo onorabilissimo e magnifico Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso

ALLEGATI: