Tutelare diritto all’acqua durante l’emergenza Covid-19

I vescovi della Metropolia di Benevento e l’Abate di Montevergine, insieme al Comitato Sannita Acqua Bene Comune e Acqua Bene Comune Avellino, chiedono tariffe agevolate, esenzione del pagamento per chi ha perso reddito e riattivazione di tutte le utenze domestiche disalimentate.

I sottoscritti vescovi della Metropolia di Benevento e l’Abate di Montevergine, unitamente al Comitato Sannita Acqua Bene Comune e Acqua Bene Comune Avellino,

Premesso che

• l’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco sancisce che: “L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità” (num. 30);

• secondo le recentissime stime sui consumi idrici, elaborate dai ricercatori dell’Enea, i consumi domestici di acqua nel nostro Paese sono aumentati mediamente del 53% durante l’emergenza epidemiologica COVID-19;

• la permanenza obbligata in casa, il maggior consumo idrico conseguente per ragioni evidenti di carattere igienico sanitario, rendono necessaria l’integrazione delle misure già disposte da Gesesa SpA, Alto Calore Servizi Spa e Aquedotto pugliese SpA in attuazione della delibera ARERA 60/2020/R/COM, in materia di rateizzazioni e posticipi di pagamento, con altre più realistiche e consistenti.

• Riteniamo di dover sollecitare il Consiglio di Distretto, l’Ente Idrico Campano e, in forma diretta i gestori Gesesa SpA, ACS SpA ed AqP Spa ad attivare con immediatezza i seguenti interventi urgenti e risolutivi per scongiurare l’aggravarsi dell’emergenza sociale e sanitaria: a. applicazione della tariffa agevolata alle utenze domestiche fino al termine della crisi, evitando così che le famiglie si trovino a dover pagare eccedenze sui consumi idrici; b. esenzione del pagamento per gli utenti che abbiano perso reddito da lavoro con un ampliamento dei criteri già previsti nella disciplina del Bonus idrico; c. riattivazione di tutte le utenze domestiche disalimentate sul territorio e ancora oggi senza accesso alla fornitura d’acqua.

• La delibera ARERA 60/2020/R/COM del 12 marzo u.s. istituisce presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali un conto di gestione straordinario finanziato a oggi con risorse già esistenti per 1,5 miliardi di euro, destinato a garantire il finanziamento delle iniziative a sostegno degli utenti finali del settore idrico, connesse all’emergenza epidemiologica COVID-19.

Si chiede pertanto

1. l’applicazione della tariffa agevolata alle utenze domestiche fino al termine dell’emergenza epidemiologica COVID-19;
2. l’esenzione del pagamento per gli utenti che abbiano perso reddito da lavoro;
3. la riattivazione di tutte le utenze domestiche disalimentate che, ancora oggi, non hanno accesso alla fornitura d’acqua con conseguente concreto pericolo per la salute delle famiglie interessate e per la diffusione del coronavirus.

 

20 aprile 2020

 

Comitato Sannita Acqua Bene Comune
Avellino Acqua Bene Comune

L’appello viene sottoscritto anche dai vescovi della Metropolia beneventana e dall’Abate di Montevergine:

Felice Accrocca
Arturo Aiello
Domenico Battaglia
Pasquale Cascio
Sergio Melillo
Riccardo Guariglia