Diario di bordo Caritas dal vortice Covid-19, riscoprendo il bello dell’essere comunità….

Un vero e proprio vortice! Nelle ultime settimane il nostro sportello di Ascolto della Caritas Diocesana è stato travolto dalle voci e dal grido di tanti che hanno fatto sentire il loro bisogno, le proprie necessità, la propria preoccupazione, talvolta la disperazione. Certo, all’annuncio del lockdown abbiamo cercato di giocare d’anticipo, istituendo da subito un numero telefonico a cui far riferimento per le emergenze, le difficoltà o anche solo per una richiesta di ascolto, di compagnia. Abbiamo cercato di immaginare l’evolversi della situazione, cercando di farci trovare pronti alle richieste che sarebbero arrivate.

I primi giorni sono stati frenetici e faticosi. Abbiamo rimodulato l’assetto dell’ “Ufficio Fragilità”, riorganizzando le disponibilità di operatori e volontari per garantire un migliore svolgimento delle attività nel rispetto delle norme; abbiamo sostenuto le Caritas parrocchiali in una prima rilettura del territorio per individuare nuove emergenze e continuare ad accompagnare le famiglie e le persone già seguite; abbiamo consolidato collaborazioni con le varie associazioni e istituzioni per “fare rete” sul nostro territorio, attraverso un monitoraggio serio per interventi costanti e condivisi.

Nonostante l’attenzione e la vigilanza, il fenomeno CoVid-19 è stato veloce e impressionante. Tutti eravamo impreparati e nessuno avrebbe mai potuto immaginare a cosa saremmo andati incontro e i problemi che avremmo dovuto affrontare nell’arco di pochissimi giorni.

E allora cosa è successo? Non ci siamo arresi!

È successo che abbiamo rafforzato il lavoro, cercando di dialogare e collaborare in sinergia con i comuni, gli assistenti sociali, le forze dell’ordine, ecc.

È successo che gli amici della Protezione Civile, della Croce Rossa, della Misericordia, de Il Cireneo Onlus sono diventati una vera e propria consolazione con la loro presenza nella nostra quotidianità complessa e turbolenta; è successo che i volontari Caritas delle parrocchie si sono attivati per accogliere le richieste di chi aveva bisogno. Tutti in tanti modi, attraverso la creatività che solo l’amore può donare, hanno dato un segno della loro presenza verso i più fragili: chi ha ritirato farmaci, chi ha preparato un pasto caldo, chi ha portato la spesa, chi ha distribuito pacchi alimentari, chi ha potuto dare un sorriso, una presenza amica, una consolazione, una speranza. Quanta bellezza stiamo sperimentando tutti in questi giorni!

E che dire dei nostri parroci? Hanno preso sulle proprie spalle la fatica della loro gente, cercando modi per pregare insieme, condividere la speranza, mettere a disposizione tutto ciò che occorre per rialzare i più poveri e sfiduciati. I piccoli passi possibili ci hanno fatto riscoprire quanto sia bello essere comunità che sa condividere un fine comune: il Bene di tutti e di ciascuno. #tobecontinued

 

Caritas diocesana