Azione Cattolica, Giovanni Pio Marenna confermato alla guida dell’associazione diocesana per il prossimo triennio

Marenna: “C’è bisogno di un’Ac che, attraverso la cura della spiritualità, abiti ancora di più nei vari ambiti sociali, laddove ci sono i volti della povertà, dell’ingiustizia, delle diseguaglianze e delle discriminazioni”

Il vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti don Mimmo Battaglia ha confermato Giovanni Pio Marenna alla guida dell’Azione Cattolica diocesana per il prossimo triennio associativo 2020/2023. Nell’esprimere un’immensa gratitudine per il vescovo, per il neo Consiglio e per tutta l’associazione per la grande fiducia manifestata, il presidente ha riconfermato la propria disponibilità e focalizzando, in particolare, nuovamente la sua attenzione su accompagnamento, scelte, impegno, responsabilità nella corresponsabilità per essere credenti credibili. “E’ sempre necessario che le scelte che facciamo nel cammino – ha detto Marenna nella relazione all’Assemblea Elettiva diocesana – vengano fuori da una macerazione interiore, da un discernimento, da un mettersi in ascolto e in preghiera, anche e soprattutto dai cento dubbi e dalle mille insicurezze che abitiamo, da un senso d’inadeguatezza per la responsabilità a cui si è chiamati, che è responsabilità verso bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, cioè verso persone, verso volti, verso storie, verso fatiche, verso sofferenze e dolori, ma anche verso gioie e sogni. Quel “sì” alle chiamate che riceviamo, presuppone sempre il fare una scelta ben precisa, qui ed ora. E fare una scelta implica la responsabilità di essere consequenziali a quella scelta, cioè mettere in pratica quel sì, quella risposta. La vocazione dell’Azione Cattolica, cioè la sua missione, è una chiamata a vivere e ad annunciare, ogni giorno e sempre di più, gli insegnamenti del Vangelo nella vita quotidiana con gesti e azioni concrete e a vivere e ad accompagnare la formazione delle coscienze sulle questioni, a partire naturalmente dalle nostre. Siamo chiamati a vivere questa vocazione, questi nostri carismi, questi nostri talenti, come dono e servizio perché l’altro ci sta talmente e realmente a cuore che vogliamo prendercene cura concretamente, rispettando pienamente la sua dignità ed abitando il nostro tempo, qui ed ora. Insomma l’Azione Cattolica diocesana vuole provare a prendere consapevolezza e coscienza, vuole formarsi e trasmettere formazione e missionarietà: è un voler essere nel popolo, tra il popolo, con il popolo e sempre dalla parte del popolo, cioè dell’umanità”: