“lAsCiarsi attraversare dai volti” è stata l’esperienza di nuovi incontri che il settore Adulti ha proposto in questo tempo di Quaresima, appena concluso. Divisi in gruppi, in spirito di comunione, perché inviati insieme più o meno contemporaneamente negli stessi giorni, questo tempo è stato accolto scegliendo di visitare alcune strutture del nostro territorio che si prendono cura di persone anziane o sole. “Grazie di cuore – scrive in una nota l’Equipe del settore Adulti diocesano di Ac – a quanti ci hanno permesso quest’esperienza (dal personale alle singole persone). È vero che tanti adulti nel silenzio donano parte del loro tempo a queste visite, ma questa volta andare insieme è stata la differenza. Perché essere insieme in posti diversi con lo stesso scopo è stata la spinta fraterna”.
“Nel ritmo frenetico – proseguono i membri dell’Equipe – dei nostri giorni tra le cose da fare siamo sicuramente la generazione che rischia un vuoto nel contatto concreto e vivo che gli uomini e le donne di un tempo, invece, sapevano e sanno ancora ricercare nel gesto più semplice della quotidianità. La loro saggezza di relazioni ci ha tolti da ogni timido imbarazzo (dopotutto eravamo degli sconosciuti) e ci ha fatti sentire subito accolti e così sulle soglie sacre di quelle vite, nel Mistero dell’Incontro da inviati, ci siamo riscoperti “visitati” dai volti e dalle mani di uomini e donne che restano le radici dirette o indirette di questo nostro presente, spazio divinamente umano”.
Volti sereni e volti segnati dalla sofferenza, mani che hanno accarezzato e mani che chiedevano di essere strette, volti che emanavano speranza e volti che chiedevano forza, mani timide e mani coraggiose. Di volto in volto e di mano in mano passava il dono della vita nella consapevolezza che è stato proprio chi li ha visitati ad aver ricevuto tanto. “lAsCiarsi attraversare dai volti” è stata un’esperienza che ha consentito di abbandonarsi alla bellezza di un cammino che ha inizio quando ci si dona reciprocamente la più piccola disponibilità a lasciarsi incontrare, a lasciarsi attraversare per consentire all’altro di guardarti dentro senza difese, accogliendo e custodendo anche silenzi che parlano sottovoce. “E’ la tensione al nuovo Incontro – conclude la nota del settore Adulti diocesano di Ac – che ci attende e che per quanto desiderato, cercato non smetterà di stupirci … perché quelle mani e quei volti non li conosceremo mai abbastanza. A tutti e a ciascuno di voi la gioia di una continua riscoperta del nostro camminare solo se insieme. Solo se due mani si incontrano un fiore può continuare a sbocciare…la fiducia di quegli occhi che ricevevano continueranno a raccontarlo…”