Inaugurato l’anno scolastico al Liceo Classico “L. Sodo”. Mons. Battaglia agli alunni: “Giovani, credete voi per primi in questo Liceo”

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“Il Liceo Classico “Luigi Sodo” non è una scuola, ma una comunità”. Così il vescovo della Diocesi mons. Domenico Battaglia ha definito l’importante istituzione cerretese nel suo messaggio di saluto agli alunni e ai docenti per l’inizio del nuovo anno scolastico. L’istituto, nato quasi 80 anni fa dal Seminario diocesano telesino (a sua volta fondato nel 1593), si rinnova guardando al futuro, senza però dimenticare il suo glorioso passato che ha dato al territorio importanti professionisti. Molti i cambiamenti a partire da questo anno scolastico: un arricchimento dell’offerta formativa con l’introduzione di nuove materie come diritto ed economia ed informatica, a cui si aggiunge il potenziamento della lingua inglese, la gratuità del primo biennio, l’installazione di LIM (Lavagne Interattive Multimediali).

Un cambiamento avviato già negli anni scorsi con il rinnovo del corpo docente, di cui però21624152 10211856697025163 997004347 n continuano a far parte insegnanti di comprovata esperienza. Ma la novità più importante riguarda la guida della scuola, affidata al nuovo dirigente scolastico Don Alfonso Luigi Salomone. Nella mattinata del 15 settembre, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, alunni e docenti hanno voluto ringraziare e salutare il Prof. Andrea De Rosa che ha retto il timone della scuola fino al 31 agosto scorso. Il Preside De Rosa ha raccolto nel 2012 la pesante eredità di Don Nicola Vigliotti, ma lo ha fatto egregiamente; dopotutto Mons. Michele De Rosa non poteva scegliere miglior sostituto, conosciuto e stimato nell’ambiente scolastico per la sua professionalità e competenza. Dopo cinque anni il Preside De Rosa lascia il testimone, non senza emozione, nelle mani di Don Alfonso Salomone, storico docente di storia e filosofia del Liceo Sodo. Una nuova sfida per questa scuola che deve essere raccolta non solo dal dirigente e dal corpo docente, ma anche dagli alunni. Il vescovo Mimmo infatti, ha esortato i ragazzi a credere loro stessi per primi nelle potenzialità del Liceo, perché il futuro dell’istituzione è soprattutto nelle loro mani.

Antonio Iadonisi