Via Crucis vivente al Torello di Melizzano: forma di evangelizzazione sul mistero pasquale

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«Semplicità, condivisione, fede e passione»: queste le linee guida dettate ai tesserati dal neopresidente dell’ “A.C. Torello”, Michele Galietta, fin dai primissimi incontri programmatici. Quattro semplici parole che sono state l’humus per la realizzazione di un evento tanto impegnativo quanto significativo: la rappresentazione vivente della Via Crucis.

Nella sera del martedì santo circa quaranta persone tra figuranti e lettori, con l’ausilio di musiche coinvolgenti e costumi a tema, hanno dato vita ad un evento sacro unico e commovente. Il complesso abitativo in località “Breccelle”, retrostante la chiesa parrocchiale, è stato lo scenario ideale per l’allestimento di un’ambientazione il più possibile realistica e verosimile. Una voce narrante ha guidato i numerosi spettatori lungo le tappe principali della Passione di Cristo: l’ultima cena, la condanna di Gesù, la flagellazione e la via del Calvario, lo strazio di Maria e delle pie donne, il gesto commosso della Veronica, le cadute sotto il pesante legno della croce fino al triste epilogo, inscenato in chiesa con un effetto di luce e buio. Particolarmente apprezzata è stata la potenza espressiva creata dall’alternanza tra il cronista e i lettori, che ha permesso di dare voce ai volti e significato ai gesti dei figuranti. La parte conclusiva è stata affidata alle parole del parroco don Raffaele Palladino che ha espresso tutta la sua soddisfazione per la buona riuscita dell’evento, sottolineando la «dovizia di particolari e la cura nella scelta dei personaggi». Una messa in scena itinerante che si è rivelata una vera e propria esperienza formativa, un’occasione in cui ognuno ha potuto rivivere e interiorizzare il mistero pasquale anche nel ricordo di Elena Battinelli, storica presidentessa dell’Azione Cattolica che credeva fortemente nelle rappresentazioni viventi come efficace opera di evangelizzazione. Con il suo esempio di dedizione, impegno e cura del legame associativo ha lasciato un’eredità di inestimabile valore, capace di tramutare la formazione cristiana in dinamismo missionario. Un ulteriore passo in avanti nel cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana per vivere, a “propria misura”, l’esperienza di fede con «semplicità, condivisione, fede e passione».