Unità dei Cristiani 2022

20-01-2022

 

Efesini 6,10-12

Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

 

Un giorno lo spirito di divisione è entrato nella storia. E le divisioni tra gli uomini sono ancora tra di noi.

Gesù ha pregato anche per noi. Infatti le divisioni sono nel nostro cuore, in atteggiamenti dell’uno verso l’altro.

Siamo spesso anche noi attori della divisione, dell’insensibilità, dell’incomprensione! Siamo chiamati a rispondere alla preghiera di Gesù perché siamo una sola cosa: siamo chiamati a rispondere nella nostra vita, ogni giorno. Ma come?

Rinunciamo alla prepotente dittatura del nostro io, al calcolo, all’insensibilità… Rinunciamo all’ignoranza dell’altro: a vivere senza amore. Dobbiamo tutti convertirci all’amore, spogliandoci di questo mondo vecchio e consolidato dentro di noi, di questa corazza che allontana e ferisce. Dobbiamo tutti convertirci con una preghiera forte a Gesù, Signore nostro, che ci ha amati e ci apre la vita dell’amore. Si legge nella prima lettera di Giovanni: «Chiunque riconosce che Gesù è Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui». (1Gv 4,15-16)

Siamo chiamati tutti a risanare le grandi fratture del mondo, della vita quotidiana, dei nostri ambienti: quelle che dividono simpatici e antipatici, ricchi e poveri, colti e ignoranti, uomini da donne, etnia da etnia, gruppo da gruppo, il mio dal loro, i miei dai suoi, cristiani da cristiani, cristiani da ebrei, cristiani da musulmani. La pandemia ha creato poi fratture, separazioni, anche tra chi appartiene allo stesso gruppo, famiglia, comunità. La via su cui camminiamo è piena di queste fratture. La nostra casa ha queste fratture. Il nostro luogo di lavoro ha queste fratture. Le nostre comunità hanno queste fratture.

Siamo chiamati a risanarle con l’amore. In questo mondo difficile, vinciamo il male con il bene: con il bene dell’amore, con il bene della preghiera, con il bene della speranza, quella speranza nel Signore Gesù che sempre ci ascolta, che verrà presto e che ci donerà pace.

Siamo una cosa sola nell’amore: facciamo l’un l’altro un patto d’amore. Diversi nelle storie, nelle lingue, nelle spiritualità, nei costumi, nell’aspetto. Siamo una sola cosa nell’amore tra noi credenti. Siamo una cosa sola tra cristiani e l’odio e la guerra saranno vinti dall’amore.

Da quest’amore scaturirà una forza d’unità! Nella liturgia bizantina, prima di introdurre la professione di fede, il Credo, il diacono dice: «Amiamoci gli uni gli altri, affinché in unità di spirito professiamo la nostra fede».

Sì, in questa Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, cominciamo ad amarci davvero, perché possiamo professare la stessa fede in unità di spirito.

Il nemico da combattere non sono gli altri, ma il Divisore.