Lettera per l’Avvento 2021

27-11-2021

Care sorelle e cari fratelli,

Care amiche e amici,

entriamo insieme nel tempo dell’Avvento: tempo di grazia che precede e ci prepara al Natale. È un tempo di attesa, sicuramente, e anche di speranza, che ci invita a riscoprire la gioia sempre nuova che viene dal Bambino di Betlemme.

La nostra vita diventa bella e felice quando attendiamo qualcuno di caro e importante. Ricordate le parole della volpe al Piccolo Principe?

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!”.

E l’Avvento vuole essere questo tempo di grazia in cui prepararci, con semplicità, ad accogliere il Signore che ci viene incontro, e rendere nuovo il nostro desiderio di Dio.

L’attesa di Gesù che viene chiede vigilanza, chiede di essere pronti. Essere vigilanti, vegliare, non significa avere gli occhi aperti, ma avere il cuore libero e rivolto nella direzione giusta, cioè disposto all’ascolto, al dono e al servizio. Dobbiamo cioè svegliarci dal sonno del pessimismo e dell’indifferenza che diventa assenza di preghiera e di carità.

Ecco allora che attendere davvero il Signore significa cercarlo nella sua Parola e incontrarlo in coloro che ogni giorno bussano alla porta del nostro cuore per essere ascoltati ed accolti.

Questa è la vera attesa, l’attesa del cuore: imparare ad andare incontro ai tanti volti, alle tante storie, a quegli ultimi, in cui, ancora oggi, il nostro Dio continua ad incarnarsi; in quei piccoli che sono il segno della tenerezza di Dio. Gesù viene come un povero per trasformare la tristezza di tanti in gioia e rendere più umano il nostro mondo.

Questo tempo di attesa, allora, ci invita a lasciarci sorprendere, lasciarci meravigliare dalla novità di Dio, che viene a rinnovare, ci invita a coglierne l’essenzialità, l’essenzialità nell’ incontro con ciò che dà valore al nostro vivere, per riconoscere la vera bellezza nascosta nelle pieghe e a volte anche nelle piaghe di questa nostra storia e di questo nostro tempo.

Certamente, la pandemia che ancora viviamo ha portato tanta sfiducia e paura. Ma è tempo di sperare. È tempo di sognare, insieme, un futuro che non può essere un ritorno nostalgico alla vita di prima, ma entrare sempre più nella vita di Dio, ad una fraternità e amicizia nuova, con tutti, in particolare gli ultimi, gli anziani, le persone sole, gli immigrati, coloro che hanno fame e sete di giustizia e di pace, coloro che la nostra società continua a mettere ai margini.

Cari amici, l’attesa di questo incontro con il Dio che si fa uomo non delude mai la nostra attesa. L’Avvento ci aiuta a trasformare la speranza nella certezza che Colui che aspettiamo ci ama e non ci abbandona mai. Infatti, come ci ricorda il libro dell’Apocalisse, Lui è già alla porta del nostro cuore e bussa, desidera entrare nella nostra vita, desidera sedersi alla mensa del nostro cuore.

Che sia allora un tempo di grazia per vivere non un altro Avvento, un nuovo Avvento, ma un Avvento nuovo, un Natale nella novità e nella luce di Dio. Maria, donna dell’attesa, accompagni i nostri passi in questo nuovo anno liturgico che iniziamo e ci aiuti ad essere davvero donne e uomini che sanno attendere, che sanno farsi prossimi, che sanno vivere la tenerezza e la misericordia per accogliere ogni giorno il Dio-Bambino che viene, il Dio povero che viene ad arricchire e rendere significativa la nostra vita.

Buon cammino di Avvento.

† don Giuseppe, vostro vescovo

Lettera per il Tempo di Avvento 2021