36ª Giornata Mondiale della Gioventù e conferimento del Ministero del Lettorato al seminarista Biagio Muto

Chiesa Santissima Annunziata - Sant’Agata de’ Goti (BN)
21-11-2021

Oggi, 36ª Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a livello diocesano, celebriamo Cristo Re dell’Universo che ci ricorda che il mondo, l’universo non è dominato dal male, ma che è e sarà il Signore a Regnare. Cristo è Re che non vuole dominare sui giovani come tanti re di questo mondo che vogliono che i giovani siano loro sudditi. Il suo regno non è di questo mondo. Quante cose rendono i giovani non solo sudditi, ma anche schiavi.

Gesù è un re che non si impone e non condanna, è un re che annuncia un regno senza sudditi e schiavi, dove tutti sono fratelli amati da un unico Padre. È un re pastore che si mette alla ricerca della pecorella smarrita e non si dà pace fino ad incontrarla e riportarla a casa. É un re con una corona di spine. È un Re ed il suo trono sarà il legno della Croce. Sembra un re perdente di fronte ad altri re, ma per Gesù regnare è servire; fino alla fine.

Gesù è il Cristo, Re dell’Universo, il più grande di tutti eppure il Vangelo ce lo presenta umiliato, ridicolizzato, sconfitto davanti ad un altro re, Pilato per cui viene naturale chiederci: ma che re è il nostro? Che regalità è la sua? Anche Pilato è scettico e gli chiede incuriosito: “Tu sei il re dei giudei?” Eppure, Gesù non nega l’affermazione fatta da Pilato: “Tu lo dici, io sono re!” E per chiarire, aggiunge: “Il mio regno non è di questo mondo”. “Se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei”. Nella preghiera del Padre Nostro diciamo: Venga il tuo Regno, un regno che non è di questo mondo. Gesù è Re dell’universo perché ama tutti. È re e ci vuole suoi. Facciamo fatica a capire l’amore che c’è dietro tutto questo, ma l’amore non si capisce con i ragionamenti. L’amore si conosce solo amando. Il 25 novembre p.v. ci sarà la Giornata Mondiale contro la violenza di genere, la violenza sulle donne. Il nostro slogan è: Dove c’è violenza non c’è mai l’amore.

Gesù è un re davvero diverso da quelli di questo mondo, un re che ci ama e amati impariamo ad amare. Il Vangelo è tutto qui: Tu non sei solo e sei amato fino alla fine.

Questo re crocifisso, (che contraddizione per gli uomini che si credono grandi quando crocifiggono gli altri, ad iniziare dai giudizi e arrivando alla violenza vera e propria!), è anche re di quell’universo che sono io. Lui ama tutta la mia vita, e finalmente posso affidarmi interamente a Lui. Ecco la nostra vera pace. Tutto è nostro nell’amore.

Se il suo è un regno di amore allora saremo giudicati sull’amore. Il vero peccato è il non amore. Tutti possiamo fare qualcosa per gli altri. Possiamo diventare Re nell’amore o restare re solo di noi stessi. Gesù vuole essere re della nostra vita. Ma non ci impone nulla come fanno i re del mondo; Gesù non ci costringe, non ci obbliga, non fa leggi che limitano la nostra vita. Gesù vuole essere accolto con amore e per amore. A noi chiede di lasciarci amare e di amare. L’amore non si può né comandare né obbligare, si può solo accogliere.

Quanti giovani che credono di essere nella verità, sono sudditi di altri re e si perdono alla ricerca di quei paradisi artificiali, che alla lunga diventano veri e propri inferni, tanti.

Pilato crede di possedere la verità e la impone agli altri. Molti dittatori fanno così, impongono la loro verità. E Gesù precisa che è venuto nel mondo per “rendere testimonianza alla verità”. E aggiunge: “Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce!”.

La verità è una storia, ossia la storia dell’amore di Dio per gli uomini. Per vivere nella verità bisogna ascoltare la sua voce. Non è sufficiente dire la verità, bisogna, con la vita,  testimoniare la verità. Il suo Regno è liberante, non ha nulla di opprimente. Gesù tratta ogni discepolo da amico, non da suddito e desidera fratelli con cui condividere la sua gioia. Stando con Gesù, diventiamo veri. La vita non è una recita dove si può indossare la maschera che più conviene. Perché quando Gesù regna nel cuore, lo libera dall’ipocrisia, lo libera dai sotterfugi, dalle doppiezze. Quando la vita è ambigua, un po’ di qua, un po’ di là, è triste, è molto triste. Certo, tutti siamo peccatori. Ma, peccatori sì, siamo tutti, corrotti, mai! Peccatori sì, corrotti mai.

Oggi il nostro amico e fratello Biagio riceve il Ministero del Lettorato; ministero significa vivere un servizio all’interno della Chiesa. Avrà il compito non solo di proclamare la parola di Dio cercando di farla accogliere da tutti, ma soprattutto sarà chiamato a testimoniarla: Caro Biagio oggi la Chiesa, il Signore ti dice: Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” Di quello che hai visto attraverso la parola di Dio. Gesù è il volto dell’amore di Dio. Possa tu essere testimone della parola di amore di Dio per le creature e per il creato stesso. Sii umile, sii sempre bisognoso della parola; sii sempre mendicante di senso e soprattutto sii testimone. Oggi i giovani, ma credo tutti abbiamo bisogno di testimoni, di persone a cui legare la propria vita. Se Gesù è re perché ama tutti, sii ti cittadino di questo regno: ama il prossimo, ama la casa comune nella quale viviamo insieme al nostro prossimo. Nel mondo ci sono tante case con tante stanze; il creato è l’unica stanza del mondo nella quale ci siamo tutti. E se ci siamo tutti quale è la verità della vita?

Questo è il regno di cui Gesù è re, il regno che vuole costruire con noi. Un regno che è per noi, è per tutti.

A tutti, questa sera, Gesù dice: Alzati! Non puoi rimanere a terra a “piangerti addosso”, c’è una missione che ti attende! Anche tu puoi essere testimone delle opere che Gesù ha iniziato a compiere in te. Perciò, in nome di Cristo, ti dico:

– Alzati e testimonia l’amore e il rispetto che è possibile instaurare nelle relazioni umane, nella vita familiare, nel dialogo tra genitori e figli, tra giovani e anziani.

– Alzati e difendi la giustizia sociale, i diritti umani, i perseguitati, i poveri e i vulnerabili, coloro che non hanno voce nella società, gli immigrati.

– Alzati e testimonia che la Terra è la nostra casa comune e abbi  il coraggio di difendere l’ecologia integrale.

– Alzati e testimonia che le esistenze fallite possono essere ricostruite, che le persone già morte nello spirito possono risorgere, che le persone schiave possono ritornare libere, che i cuori oppressi dalla tristezza possono ritrovare la speranza.

– Alzati e diffondi il suo messaggio di amore e salvezza tra i tuoi coetanei, a scuola, all’università, nel lavoro, nel mondo digitale, ovunque.

Cari amici, abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri. Come facevamo a pensare il contrario?

Signore, Re dell’Universo, insegnaci ad appartenere a te, a non avere paura, ad essere forti e liberi nell’amore, deboli come siamo, deboli come te, Signore, che sei un re debole che ha vinto il male. A te gloria e potenza, nei secoli dei secoli. Amen.

† Giuseppe, vescovo