Seconda Assemblea sinodale in programma in Vaticano, presso l’Aula del Sinodo, dal 31 marzo al 3 aprile. L’appuntamento ha come obiettivo l’approvazione delle Proposizioni, frutto del discernimento ecclesiale nel cammino comune di questi anni. Tali proposte, contenute nel Documento, esplicitano le tre dimensioni della conversione pastorale secondo la struttura indicata dai Lineamenti e dello Strumento di Lavoro: il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita; la corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità. Le proposte, dopo l’approvazione, saranno poi consegnate ai Vescovi che indicheranno gli orientamenti per le scelte da compiere nelle Chiese locali.
I partecipanti sono stati 1008, di cui: 168 Vescovi, 7 Cardinali, 252 sacerdoti, 34 religiosi, 17 diaconi, 530 laici (di cui 253 uomini e 277 donne).
Giornate intense di discussione aperta e sincera, una palestra di sinodalità, una lunga serie di riflessioni critiche, segno di una vitalità della coscienza credente, che ha chiesto di rivedere globalmente le “proposizioni”, più coerenti e attente al cammino delle Chiese italiane di questi cinque anni.
Votata questa mattina, 3 aprile, la mozione (835 voti favorevoli, 12 contrari e 7 astenuti) che chiede ulteriore tempo e una nuova Assemblea in ottobre per la ratifica delle “proposizioni”, radicalmente riviste e migliorate, con una metodologia più condivisa.
Cogliendo la ricchezza della condivisione, questa Assemblea stabilisce che il testo delle Proposizioni, dal titolo “Perché la gioia sia piena”, venga affidato alla Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino sinodale perché, con il supporto del Comitato e dei facilitatori dei gruppi di studio, provveda alla redazione finale accogliendo emendamenti, priorità e contributi emersi. Al tempo stesso, l’Assemblea fissa un nuovo appuntamento per la votazione del Documento contenente le Proposizioni per sabato 25 ottobre, in occasione del Giubileo delle équipe sinodali e degli Organismi di partecipazione. Farà seguito la fase di ricezione.
Ancora altro tempo dunque, prima di votare un testo che porterà al tempo profetico delle scelte concrete per il rinnovamento strutturale, in chiave sinodale e missionaria, da realizzare nelle Chiese locali.