Giornata della Memoria. L’odio distrugge… Solo l’amore crea!

Il 27 gennaio si celebra a livello internazionale la Giornata della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto

Il 27 gennaio è la memoria della Shoah, la distruzione dell’ebraismo europeo durante la Seconda guerra mondiale per mano dei nazisti e dei loro alleati: sei milioni di morti, di cui un milione di bambini. Scrive François Mauriac che ci sono momenti nella storia in cui il mistero del male segna «la fine di un’era e l’inizio di un’altra»: il 27 gennaio è uno di questi, anche se la percezione del fondamentale trapasso si è fatta strada gradualmente. Ma oggi ne abbiamo preso coscienza e non possiamo nascondercelo: dalle ceneri di Auschwitz è sorto un mondo nuovo, centrato sui valori della democrazia, della libertà, nella consapevolezza che il genere umano è uno e ciò che accade a ognuno ci riguarda tutti.

Il Giorno della memoria allora, non consiste solo nel voltare lo sguardo al passato, ma getta una luce nuova sul futuro. Un futuro in cui gli ebrei possano vivere senza temere per la loro vita, come singoli e come popolo, un futuro in cui l’antisemitismo e il razzismo siano un ricordo del passato, in cui la coscienza abbia introiettato il valore della coabitazione, dell’accoglienza e della diversità, perché tutti nella storia siamo stati in certi momenti minoranza o stranieri a qualcun altro, come ricorda la Bibbia: «Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri in terra d’Egitto» (Dt 10, 19).

Per ricordare di non dimenticare. To remember never to forget.

#giornatadellamemoria