4a Giornata Mondiale dei Poveri: “Tendi la tua mano al povero”

Carissimi, questo tempo, ci ha mostrato come le nostre comunità parrocchiali, pur private temporaneamente della libertà, siano rimaste vive proprio nell’attenzione agli ultimi, al servizio verso chi fa più fatica, a chi è solo. Nella vicinanza ai poveri e nella condivisione siamo continuamente richiamati a trovare le radici della nostra umanità e del nostro essere discepoli del Signore. Sappiamo tutti che la Carità non è qualcosa da fare ma dimensione esistenziale; è il tutto della nostra vita che ci spinge a riflettere sui nostri stili di vita, su come amministriamo i nostri beni, come le nostre famiglie si aprono alla solidarietà verso i fratelli più poveri, gli emarginati, gli esclusi. La Carità ci fa tendere le mani per seminare ovunque la speranza.

Non possiamo più permetterci di delegare altri. Tutti siamo coinvolti e interpellati personalmente e, soprattutto, come comunità credente a condividere la vita per cercare insieme vie possibili di condivisione e di comunione. Tutti uniti per stringerci attorno a quanti vivono la prova della sofferenza, della malattia, del fallimento, della povertà, dell’emarginazione. Tutti con le mani tese e il cuore libero!

Il Papa, nel suo messaggio, ci ricorda che la tensione verso il povero non è giunta improvvisa. “Essa, piuttosto, offre la testimonianza di come ci si prepara a riconoscere il povero per sostenerlo nel tempo della necessità. Non ci si improvvisa strumenti di misericordia. È necessario un allenamento quotidiano, che parte dalla consapevolezza di quanto noi per primi abbiamo bisogno di una mano tesa verso di noi. Questo momento che stiamo vivendo ha messo in crisi tante certezze. Ci sentiamo più poveri e più deboli perché abbiamo sperimentato il senso del limite e la restrizione della libertà. La perdita del lavoro, degli affetti più cari, come la mancanza delle consuete relazioni interpersonali hanno di colpo spalancato orizzonti che non eravamo più abituati a osservare. Le nostre ricchezze spirituali e materiali sono state messe in discussione e abbiamo scoperto di avere paura”.

Siamo invitati a tendere tutti la mano al povero! È lo stile dei discepoli di Cristo che si fanno carico “dei pesi dei più deboli, come ricorda San Paolo: «Mediante l’amore siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. […] Portate i pesi gli uni degli altri» (Gal 5,13-14; 6,2). L’Apostolo insegna che la libertà che ci è stata donata con la morte e risurrezione di Gesù Cristo è per ciascuno di noi una responsabilità permettersi al servizio degli altri, soprattutto dei più deboli. Non si tratta di un’esortazione facoltativa, ma di una condizione dell’autenticità della fede che professiamo”.

Le nostre coscienze sono continuamente provocate a discernere quei “segni dei tempi” che ci permettono di riconoscerci poveri tra i poveri, fragili con i fragili per lasciare tracce che possano di-ventare vie percorribili di bene per tutta l’umanità.

Cosa possiamo fare nel concreto? Tenendo presente le misure anti-Covid, ogni comunità parrocchiale è invitata a promuovere piccole e discrete iniziative. Papa Francesco ci richiama soprattutto alla preghiera come fondamento delle iniziative concrete per e con i poveri. Nella settimana precedente la Giornata, offriamo uno schema di adorazione Eucaristica da fare in parrocchia e un piccolo sussidio di preghiera da fare in famiglia. È un piccolo segno di condivisione concreta che può aiutare ad assumere uno stile di attenzione verso i poveri e di comunione con loro capace di convertire via via il volto stesso della comunità. Inoltre si possono sensibilizzare le famiglie a compiere un gesto concreto di solidarietà, di vicinanza e di conforto nei confronti di famiglie o persone in difficoltà della propria comunità. Ovviamente ogni comunità parrocchiale può e deve trovare modalità e tempi secondo le proprie possibilità, specificità e creatività. Tutto culminerà nella celebrazione Eucaristica di Domenica 15 novembre, XXXIII del Tempo Ordinario.

Insieme al nostro vescovo don Mimmo desideriamo, inoltre, che le offerte raccolte durante le messe siano devolute alla Caritas parrocchiale per aiutare, in modo discreto e nascosto, qualche famiglia o persone in oggettive difficoltà.

A livello diocesano, si terrà un incontro via Web con tutti gli operatori Caritas delle parrocchie e con i parroci per un momento di riflessione, preghiera e confronto:

Martedì 10 novembre, ore 20.45, per le Foranie di Telese e di Cerreto Sannita.

Giovedì 12 novembre, ore 20.45, per le Foranie di Sant’Agata de’ Goti e di Airola.

Sarete contattati il giorno stesso per inoltrarvi il LINK per il collegamento Web.

Sabato 14 novembre, alle ore 20.45, vigilia della IV Giornata dei Poveri, ci incontreremo, sempre via Web, tutti insieme per un momento di preghiera e di riflessione per i poveri della nostra diocesi.

La Caritas Diocesana comunica, inoltre, che è attivo il numero 371.4343566 al quale sarà possibile rivolgersi in questo momento difficile a causa dell’aumento di contagi.
Il servizio sarà disponibile tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Dopo le ore 19.00 sarà possibile lasciare un messaggio WhatsApp per essere ricontattati.

Questo numero è stato attivato al fine di garantire un servizio sempre più efficiente, rimodulando quanto già viene effettuato, in base alla situazione contingente. Il direttore di Caritas Italiana ci ricorda che “questa emergenza ci deve far sentire tutti uniti e solidali” e per questo siamo chiamati a far emergere sempre di più il volto bello di una comunità che non si blocca e non si arrende. Come chiesa diocesana siamo chiamati a pensare nuove forme di carità e, come ci ricorda Papa Francesco, a “riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa”».

Per far fronte a questa emergenza, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili, la Caritas Diocesana attraverso il numero dedicato offre:

∴ Ascolto e attenzione: attraverso il contatto telefonico con persone sole, anziani o persone che hanno bisogno di informazioni sanitarie, consulenze mediche ecc…;

∴ Servizio: nel rispetto delle normative, garantisce servizi domiciliari di consegna di generi di prima necessità (farmaci, cibo, ecc.);

∴ Sostegno: supporto umano e psicologico a persone che hanno avuto un lutto, a famiglie che vivono difficoltà legate a gravi patologie di un congiunto o a famiglie che hanno un familiare diversamente abile;

∴ Contrasto alla povertà educativa: attenzione verso quelle famiglie con figli in età scolare che hanno difficoltà con la didattica a distanza, sia per mancanza di ausili informatici, sia per assenza di competenze informatiche.

Appena la situazione epidemiologica lo permetterà si attiveranno i Centri di Ascolto Foraniali in presenza.

Rimaniamo a completa disposizione per ogni tipo di supporto a tutte le iniziative che verranno attuate in tutto il territorio diocesano.

Siamo certi che il Signore continuerà la sua opera nella nostra indicandoci gesti di carità concreta che dureranno e apriranno novi varchi per intraprendere un nuovo viaggio verso l’autentico compimento della vita di tutti!

Un abbraccio nel Signore che ci ha chiamati a servire la comunione!

don Pino e l’equipe diocesana

ALLEGATI:

Sussidio Giornata Poveri 2020

Locandina “la carità non si ferma”