“Gli 85 milioni stanziati nel Decreto Ristori (art.30) e destinati all’acquisto di dispositivi digitali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata, da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, sono sicuramente un bel segnale per la scuola italiana, perché se vogliamo davvero garantire la ripartenza del nostro Paese dobbiamo investire prima di tutto nei nostri ragazzi”. Lo sottolinea l’Agorà delle scuole paritarie, chiedendo che “tale stanziamento sia destinato anche alle scuole paritarie, senza che ci sia bisogno di un apposito emendamento al Decreto definitivo, affinché venga garantita una vera parità di trattamento”.
“Ci preme inoltre evidenziare due temi per i quali chiediamo al Governo una particolare attenzione – si legge in una nota a firma di Giancarlo Frare (presidente nazionale Agesc), Massimiliano Tonarini (presidente nazionale Cdo Opere educative), Pietro Mellano (presidente nazionale Cnos Scuola), Marilisa Miotti (presidente nazionale Ciofs scuola), Giovanni Sanfilippo (delegato nazionale per le relazioni istituzionali Faes), Virginia Kaladich (presidente nazionale Fidae), Luigi Morgano (segretario nazionale Fism), Vitangelo Denora (delegato Fondazione Gesuiti educazione) -: la riapertura delle scuole ha comportato significativi incrementi di costi per le scuole paritarie in termini di maggiori costi del personale, di adeguamento delle strutture alle regole del distanziamento e di pulizia e sanificazione giornaliera; gli studenti diversamente abili sono quelli maggiormente in difficoltà nella scuola ‘costretta’ al distanziamento”.
Ricordando che “sono più di 13.600 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie”, l’Agorà evidenzia che “la legge 128/2013 e la successiva legge 107/2015 hanno previsto importanti misure di potenziamento dell’insegnamento di sostegno per gli alunni delle scuole statali, senza però alcun riferimento ai disabili frequentanti le scuole paritarie, operando così una grave disparità di trattamento, soprattutto con riferimento alla scuola secondaria”.
Dopo queste precisazioni, l’Agorà chiede che, con la legge di bilancio 2021, “l’ammontare dei contributi straordinari messi a disposizione dal Decreto Rilancio venga riproposto anche per il 2021 quale ristoro dei maggiori costi suddetti” e che “venga incrementato il fondo annuale già previsto per gli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie, a partire dal 2021, di ulteriori 100 milioni di euro (per poter riconoscere circa 10.000 euro ad alunno con disabilità)”.