Blu come il cielo, come la profondità del mare, come lo spazio infinito, come il pezzo di un puzzle complesso che ha bisogno di tutte le altre tessere per potersi esprimere ma che a sua volta è indispensabile per comporre il mosaico nella sua interezza, una tessera simbolo di un’intelligenza diversa, emblema dell’autismo. Blu è il colore di cui si tingono i principali monumenti delle città di tutto il mondo nella giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, che si celebra il 2 aprile di ogni anno, come sancito dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare il pubblico rispetto alle problematiche legate a questa patologia.
Sono molti i bambini interessati da questa peculiare condizione nella provincia di Benevento, per i quali occorrono interventi educativi ed abilitativi condivisi, di comprovata evidenza scientifica, a garanzia della loro piena integrazione sociale.
Proprio per rispondere all’ “epidemia sociale”, come è stato definito l’autismo nella premessa alla prima Legge Nazionale sull’autismo, la Curia Vescovile di Cerreto Sannita- Telese- Sant’Agata de’ Goti, nella persona del Vescovo Mons. Domenico Battaglia, e l’Associazione “La mia Famiglia”, hanno organizzato lo scorso 4 maggio un importante convegno a San Salvatore Telesino che ha visto la partecipazione di illustri personalità del campo sanitario, sociale, politico e scolastico, che si sono confrontate per cercare sinergie operative su una tematica, per alcuni versi avvolta ancora nel mistero. Al termine dei lavori, si è giunti alla conclusione che l’autismo necessita di sinergie e coerenza di interventi da parte di tutte le istituzioni.
Intanto la risposta che molte famiglie auspicavano di ricevere, inaspettatamente è giunta! Il Direttore Generale dell’ASL di Benevento, Dott. Franklin Picker, dopo aver affermato che il binomio autismo-ABA è inscindibile, ha espresso parere favorevole all’implementazione dei piani di trattamento ABA in assistenza indiretta. Le parole del Vescovo Mons. Battaglia, a distanza di giorni dal convegno, risuonano ancora nel ricordo delle moltissime persone presenti: “La persona viene prima della legge; il diritto alla salute dei cittadini viene prima del budget; parliamo di persone sacre, perché tali sono considerati i bambini diversamente abili agli occhi di Dio, questo non deve essere mai dimenticato”. Troppo facile costruire muri utilizzando pietre perfette! Spesso accade che, nel perseguire alcune finalità, si trascuri il diritto di innocenti interessati da particolari condizioni fisiche o psichiche, ad essere pienamente integrati nei contesti sociali.
L’associazione “La mia Famiglia”, sarà sempre grata al nostro Vescovo Mons. Battaglia per la vicinanza dimostrata; per la sensibilità nel rendersi partecipe delle difficoltà presenti e future di molte famiglie della provincia di Benevento; per aver richiamato tutti ai doveri di esseri cristiani, nel ricercare il volto di Cristo nei piccoli, negli ultimi e negli scartati; per il suo impegno al fianco dei bambini diversamente abili e svantaggiati. Oggi i volti di molti genitori sono più distesi, illuminati dalla luce della speranza; sanno di non essere soli, perché hanno trovato in Don Mimmo, sollievo, accoglienza, comprensione, protezione e una rinnovata forza che consentirà loro di fare la volontà di Dio.
Francesca Marcucci, presidente dell’associazione “La mia famiglia”