Si avvicina il periodo di Quaresima e papa Francesco ha già trasmesso un suo messaggio per questi importanti giorni di penitenza. Un messaggio di grande valore religioso che, in pieno stile Francesco, non nasconde la sua “chiamata” a noi fedeli per un comportamento più dedito alla fratellanza. Nel messaggio per la Quaresima, Papa Francesco prende spunto dalla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro per ricordare che l’altro “non è mai un ingombro” e mettere in guardia dal denaro come “idolo tirannico”, che “può asservire noi e il mondo intero a una logica egoistica”. L’antidoto: l’ascolto della Parola, che “ci aiuta ad aprire gli occhi per accogliere la vita e amarla”. La Quaresima è per noi il “tempo della prova”, il “tempo della conversione”. Abbiamo l’occasione di rinnovare e di rendere più aderente a Dio la nostra vita.
Comincia una nuova Quaresima ed è importante, innanzitutto, dare un senso a questo tempo dell’Anno liturgico. Tempo forte, tempo troppe volte accomunato alla tristezza della “rinuncia”, della “penitenza” e del “sacrificio”; sembra tutto così lontano dalla nostra quotidianità, ma la Quaresima può essere vissuta in modo ben diverso: come un dono, come una grazia, come un’occasione per ritrovare il senso, l’armonia, la bellezza della propria esistenza, come una “primavera”. Essere uomini nuovi, fatti nuovi dal perdono di Dio, dall’incontro autentico con Lui ci apre gli occhi, ci mostra la vita nella sua verità, ci permette di guardare agli altri in modo diverso; cambia così il nostro modo di giudicare la vita e le persone, non più da estranei ma da fratelli. Viviamo in una società in cui il “tutto e subito” è lo stile di vita che ci è continuamente proposto. Nel mondo, purtroppo, molte persone subiscono le conseguenze del nostro egoismo, del nostro “avere troppo”. Essere uomini liberi significa saper instaurare relazioni autenticamente umane con tutti. Dovremmo chiedere a Dio, in questa Quaresima, la capacità di saper desiderare e attendere, perché ogni cosa che abbiamo, è dono Suo. Impariamo, dunque, a ringraziare, a non sprecare, a condividere!
Lasciamoci stimolare da queste significative parole della canzone “Se non Ami” del cantante Nek: “Puoi decidere le strade che farai, puoi scalare le montagne oltre i limiti che hai, potrai essere qualcuno se ti va, ma se non ami, non hai un vero motivo per vivere, se non ami non ti ami e non ci sei, se non ami non ha senso tutto quello che fai. Puoi creare un grande impero intorno a te, costruire grattaceli e contare un po’ di più, puoi comprare tutto quello che vuoi tu, ma se non ami, non hai un vero motivo per vivere, se non ami, non hai il senso delle cose più piccole, le certezze che non trovi e che non dai, l’amore attende, non è invadente e non grida mai. Se parli ti ascolta, tutto sopporta, crede in quel che fai e chiede di esser libero alle volte e quando torna indietro, ti darà di più. Se non ami tutto il resto, sa proprio di inutile, se non ami non ti ami, non ci sei e senza amore noi non siamo niente mai…”
Non perdiamo questo tempo di Quaresima favorevole alla conversione! Viviamo, allora, questo tempo di conversione, rinuncia, penitenza e sacrificio col desiderio profondo di rifiutare definitivamente al male e di migliorare i nostri difetti per camminare decisi sulla via del Signore. Viviamo attivamente questo periodo liturgico, non lasciamocelo rubare, non lasciamo passare un’altra Quaresima, come le tante che sono passate! Impariamo a essere, non ad apparire! Impariamo a essere uomini veri … liberi!
don Saverio Goglia, direttore del mensile diocesano “Voci e Volti”