Il buon pastore, re dell’universo, guarda dall’alto, si vuol fare bambino e confondersi con i volti, le voci, le mani, i piedi degli uomini! La sua tenerezza riempie i cieli, straripa e si fa carne! Un bambino che con il suo bisogno di essere amato rende maturi volti increduli, giovani, segnati insieme dalla disillusione e dalla speranza, capaci di scegliere. Un bambino capace di chiamare tutti ad amare! Che unisce terra e cielo! Che unisce tutti i popoli della terra! Chiama te, chiama me, a cambiare prospettiva!
Se lo stai aspettando nelle tue contraddizioni, nella malattia, nelle sofferenze, nel tuo dolore e in quello dell’altro, apri gli occhi e vedi…sta nascendo l’amore! Guarda come viene nel mondo la speranza. Lo troverai già presente a rialzarti, consolarti, darti forza, per deciderti, per amare, per accoglierlo. Riscoprilo in te. Quel bambino che fa pascolare il lupo e l’agnello insieme. Riscoprilo in te. Quel bambino che salva il mondo nel tuo accogliere l’altro, perdonare, amare senza riserve. Ti aspetto, per contemplare insieme il volto di un Dio che ci sta cambiando la vita…che ci sta aprendo il cuore…che ci sta facendo umani…che ci vuole fratelli… Ti aspetto mentre ci portiamo dentro gli scenari di questo mondo e di questa storia, di una società, di una politica, di un’economia, che hanno dimenticato che non siamo tutti uguali, che il debole vive con il forte, che le cause di tante povertà continuano ad essere nascoste. Ti aspetto per ritrovarci davanti a Lui, sotto lo stesso cielo. Ti aspetto perché Lui ci attende insieme.
La domanda, gli sguardi che si incontrano e si intrecciano diventano preghiera, ricerca del bene, vita per l’altro. L’esperienza di una luce che apre il cammino e lo accompagna a chiedere qualcosa di più grande ancora: domandate pace! Pace per la città, per il mondo! La pace, il bene…crescono…nella logica del germoglio…nella logica della pianta più grande di tutte le altre… Quale gioia quando mi dissero che questa è la casa di Dio! Ora i miei piedi si fermano e contemplo, vedo… La fiducia di Dio nell’umano accorgersi, chiedere e amare…diventa suo costruire con noi e in noi sentieri di pace. Per il mondo intero. Domandiamo pace… Cerchiamo le sue vie, i suoi sentieri. Sia pace per coloro che abitano questa storia. Pace nei nostri “confini”. Pace nei nostri occhi, nelle nostre relazioni, nei nostri cuori. Pace nelle nostre parole. Lasciamo fiorire tra le nostre mani i semi di una pace che sta già fecondando la terra delle nostre relazioni! Lasciamo che diventino domanda di pace per tutti! L’arte del dialogo e dell’incontro è più potente, più umana, di qualunque mezzo. Le spade diventino vomeri, le lance, falci. Raccogliete pace e domandate pace! Un cammino sempre aperto…un fiore di domanda che oggi sboccia nella nostra preghiera, sboccia come fiducia nell’uomo e in Dio, sboccia come sguardo, ascolto, parola! Buon Natale!
† don Mimmo, Vescovo