Martedì 20 luglio alle ore 18:30 a Pietraroja, promossi da Slow Food Valle Telesina e dall’Azione Cattolica diocesana, e patrocinati dai comuni di Cusano Mutri e Pietraroja, i giovani produttori della Comunità “I custodi del Monte Mutria” si presenteranno al pubblico in un’iniziativa che partirà la mattina alle 8:30 con una diretta su Radio CRC (Centro Radiodiffusione Campania) nella rubrica “Con le mani nella terra”, per poi proseguire alle 18:30 in piazza San Nicola. In questa tavola rotonda, moderata dal giornalista de “Il Mattino” Gianluca Brignola, ci saranno testimonianze di esperienze, interventi su economia circolare e spesa sostenibile e laboratori didattici con produttori di miele, caciocavallo e carrati artigianali. Una giornata interamente dedicata ai suoi protagonisti e ai loro prodotti. Una giornata interamente dedicata a quei giovani imprenditori che hanno deciso di resistere alla tentazione di lasciare la propria terra, difendendo, per potenziarlo e tramandarlo, il proprio bagaglio di saperi, sapori e tradizioni, custodendo la bellezza e la ricchezza di un territorio. Custodendo per creare insieme le condizioni economiche e sociali per rimanere in questa realtà interna. Custodendo e tutelando i preziosi prodotti . Al dibattito parteciperanno, oltre ai giovani produttori della Comunità “I custodi del Monte Mutria” e ai rappresentanti di Slow Food Campania e di Slow Food Basilicata, Mariarosaria Donnarumma della Comunità Slow Food “Orto Condiviso Vesuviano”, suor Raffaela Letizia della Comunità Emmanuel di Faicchio e don Matteo Prodi, responsabile diocesano della Scuola d’Impegno Socio-Politico e docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale “Sez. San Luigi”. Il tutto terminerà con un “percorso del gusto”, che si svolgerà a piazza Castello e che sarà allestito degli stessi produttori della Comunità I Custodi del Monte Mutria. L’animazione musicale sarà a cura del gruppo “BalKani Sciolty”. Disoccupazione e spopolamento, un’emorragia gravissima: ha privato il nostro territorio di risorse umane, competenze e opportunità. Ma non c’ha privato dei sogni. E il passo avanti, in più, coraggioso di alcuni giovani produttori, ai piedi e in groppa al Matese, lo dimostra pienamente. Ci trasmette speranza. E custodire significa proprio questo: tutelare, rimanere per essere e ricevere segni di speranza.
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