Infiorata 2020, a Cusano Mutri un unico tappeto floreale frutto di un’esperienza di preghiera

La tipica e famosa Infiorata di Cusano Mutri non c’è stata nel tradizionale abbellire e decorare strade, piazze e chiese della cittadina, fin dall’alba della domenica mattina, con colori e tanta creatività. Ma l’Unità Pastorale delle tre parrocchie, moderata da don Domenico Ruggiano, insieme alla locale Pro Loco hanno deciso di non trascurare e lasciare completamente inosservato questo momento, molto sentito non solo dai cusanesi ma dai tantissimi visitatori che, ogni anno, accorrono a Cusano Mutri durante questa solennità. E, così, oltre ad impegnare bambini e ragazzi della comunità con l’albero dell’Infiorata, parrocchie e Pro Loco hanno escogitato un’infiorata-puzzle, un unico tappeto floreale (intitolato “Un solo Corpus” perché è stato eseguito lo stesso disegno da tutti gli infioratori Italiani e stranieri appartenenti ad InfiorItalia, l’Associazione Nazionale Infiorate Artistiche) nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, raffiguranti il corpo e il sangue di Cristo. Un quadro floreale che mostrava una finestra sull’Assoluto, Gesù Cristo, frutto di un’esperienza di preghiera. Infatti, prima di questo lavoro, c’è stato un momento di preghiera con adorazione eucaristica, dedicato soprattutto ai maestri infioratori, le cui mani sono state benedette proprio dal parroco con l’ostensorio, come segno di illuminazione per il disegno che andava ad essere creato proprio da quelle mani. Un momento di intensa e forte spiritualità da coltivare, che richiama proprio al mistero dell’amore eterno di Dio per l’uomo, rivelato nel banchetto eucaristico dell’ultima cena. “Il quadro-puzzle – ha esordito don Domenico Ruggiano nell’omelia – indica la diversità di chi ci ha lavorato, ma dice l’unità del quadro. Dice, cioè, che siamo tutti nella stessa barca, come ci ricordava papa Francesco. E chi lo guarda dalla prospettiva dell’alto vede la bellezza di questo quadro nella sua interezza e non il singolo pezzo. Più siamo in grado di elevarci verso questa prospettiva dell’alto più saremo in grado di avere un quadro di unità per camminare insieme”. Una tradizione importantissima per la fede popolare della comunità di Cusano Mutri, che naturalmente non può fermarsi alla ricorrenza del Corpus Domini. Possa sempre più la nostra comunità – prosegue il parroco-moderatore don Domenico – crescere nel senso di appartenenza al tessuto sociale e religioso; nessuno si senta escluso o messo da parte. Le porte della Chiesa rimangono aperte ad ognuno. Sentitevi liberi sempre di venire, avanzare proposte, condividere tempo e disponibilità. Ricordiamoci sempre e tutti che l’unico “padrone” di casa è Cristo e i responsabili sono i parroci. Mi raccomando di sostenerci gli uni gli altri soprattutto con la preghiera vicendevole, nella consapevolezza che ci sono tanti bisogni e bisognosi. Quest’’infiorata-puzzle ci ha insegnato che tutto è importante, anche il “nero” della posa di caffè”.