La cura della relazione: Il Vescovo incontra la parrocchia “S. Maria Assunta e S. Filippo Neri” in Guardia Sanframondi

Nei giorni 3 e 4 dicembre il nostro Vescovo Mimmo ha incontrato la comunità parrocchiale Santa Maria Assunta e San Filippo Neri di Guardia Sanframondi.

La mattina del 03 dicembre alle 10.00, accompagnato dal Parroco Padre Giustino Di Santo, don Mimmo si è recato a far visita ai più piccoli della nostra comunità parrocchiale, gli ammalati e i familiari che li assistono. Don Mimmo ha ascoltato le loro storie, ha asciugato le loro lacrime, ha condiviso con loro le sofferenze e la fatica di portare la Croce della sofferenza e della malattia invitando ciascuno di loro ad unirsi a Gesù servo sofferente che ha preso su di sé le nostre infermità. Ai familiari e a quanti li assistono ha ricordato loro di essere la mano lunga del Padre celeste che consola e non lascia soli chi vive nel dolore e nella sofferenza.

Nel pomeriggio alle 17, prima di incontrare i giovani e il Consiglio Pastorale parrocchiale, si è recato in visita alla casa di riposo Villa Lina, accompagnato da due animatrici dell’Oratorio e da padre Giustino. Anche lì don Mimmo ha portato parole di consolazione e di gioia, vivendo con loro un momento intenso di ascolto e di festa, donando al cuore dei nostri nonni l’abbraccio del Buon Cireneo che sceglie per amore di farsi compagno di strada di chi soffre, di chi è solo.

Alle 18.00 nei locali dell’Oratorio, don Mimmo è stato accolto dal gruppo dei giovani che frequentano le scuole superiori e dagli animatori dell’Oratorio. L’incontro si è aperto con una domanda: “Sei FELICE?”. Il Vescovo si è messo in ascolto delle storie di ognuno dei giovani presenti facendoli raccontare con semplicità e gioia propria dei giovani. Don Mimmo li ha esortati a vivere in pienezza il tempo dell’adolescenza senza lasciarsi rubare la speranza dalle mille voci che affollano la loro mente e il loro cuore. Ha detto loro che Gesù dà pienezza di vita e di senso ai nostri giorni, che la nostra Chiesa diocesana è vicina a loro, si fa loro compagna, ascolta i loro sogni ed insieme cerca di dare vita ad essi. Sembrava di rivere la pagina evangelica dei due discepoli di Emmaus, dove Gesù si fa loro compagno, ascolta le loro storie si fa maestro di vita e riempie i loro cuori di gioia vera. È stata questa l’esperienza dei nostri giovani che sono tornati a casa con i cuori pieni di gioia perché hanno vissuto un incontro con il loro Pastore che si è fatto loro compagno loro amico per vivere insieme a loro un tratto della loro quotidianità, dando loro non lezioni dogmatiche ma solo una forte stretta di mano e una parola: “Non sei solo, Io ci Sono”.

Alle 19.30 don Mimmo, ha incontrato il Consiglio pastorale parrocchiale composto dai vari referenti dei gruppi parrocchiali: gruppo famiglia, catechiste, corale, Oratorio, gruppo di preghiera Padre Pio, Misericordia, ACLI, Azione Cattolica, Caritas, Consiglio per gli Affari Economici, comitato feste, Ministri straordinari dell’Eucarestia. Li ha ascoltati in merito ai punti di forza e a quelli di debolezza della vita parrocchiale, al termine dei racconti il Vescovo ha ringraziato i componenti del consiglio e ha sottolineato tre aspetti importanti per la pastorale parrocchiale:

  1. Preghiera – Formazione, il Consiglio Pastorale parrocchiale oltre ad organizzare i vari momenti della vita della parrocchia deve farsi discepolo del Divin Maestro con momenti forti di preghiera e di ascolto meditativo e formativo alla scuola della Parola di Dio.
  2. Corresponsabilità, insieme al parroco il Consiglio Pastorale parrocchiale è chiamato a sentirsi responsabile della pastorale, collaborando con il parroco ed essere il prolungamento della Parrocchia nei luoghi di vita quotidiana testimoniando con la vita la gioia dell’incontro con Cristo.
  3. Diocesanità, ha esortato il Consiglio Pastorale, e di conseguenza tutta la parrocchia, a non isolarsi e a sentirsi Chiesa diocesana vivendo in comunione con tutta la diocesi i vari momenti di incontro, di preghiera e di formazione previsti.

Prima di concludere ha ringraziato e lodato i componenti del consiglio per l’impegno, e per le attività che svolgono in seno alla parrocchia, li ha invitati a non scoraggiarsi e a fare dei punti deboli un’opportunità per crescere e migliorare.

Con la preghiera si è conclusa la prima giornata di visita pastorale.

Il 04 dicembre don Mimmo insieme a padre Giustino, si è recato a visitare un altro gruppo di ammalati e anziani della nostra comunità parrocchiale dando loro l’abbraccio di Gesù Pastore Buono che li visita per portare loro forza, pace, gioia e serenità e per vivere con loro la sofferenza, il dolore e la malattia.

Nel pomeriggio ha visitato le altre due strutture per gli anziani della nostra parrocchia: l’ALTEA, e San Filippo Residence.

Alle 18.00 presso l’Oratorio ha incontrato le catechiste, l’incontro si è aperto con una espressione di Lucio Battisti: “Tu chiamale se vuoi Emozioni…”. Don Mimmo ha ascoltato le esperienze di ciascuna catechista e la storia di ognuno. Ha sottolineato che più che fare il catechista bisogna esserlo, e come?

Il Vescovo ha sottolineato e ricordato loro che il Catechista è:

  • prima di tutto un chiamato ad essere discepolo di Gesù alla scuola della sua Parola, vissuta e celebrata;
  • immagine e prolungamento del Divin Viandante che si fa compagno dei due discepoli di Emmaus tristi e delusi, ma mettendosi loro affianco gli ridona vita e speranza.

Prima di concludere l’incontro con loro ha ribadito la necessità della Preghiera e dei momenti ad essa dedicati all’interno del gruppo perché senza essa non ci può essere il Catechista.

Alle 19.00 ha incontrato il gruppo CARITAS, don Mimmo ha sottolineato che la Caritas parrocchiale vive in simbiosi con la parrocchia e con il parroco, che non è un semplice dispensario alimentare o economico, esso è il gruppo di ascolto dei problemi, difficoltà, ferite della gente che si fa vicino aiutando loro a trovare la soluzione per affrontare le difficoltà. Ha ringraziato i membri della Caritas e anche a loro a sottolineato l’importanza della preghiera e della partecipazione alla vita parrocchiale, perché la Preghiera personale e comunitaria non vi è Carità ma solo semplice volontariato.

Con la preghiera finale si è conclusa la Visita pastorale alla nostra comunità parrocchiale.

Ringraziamo il Signore per questi giorni di grazia e per aver portato nella nostra comunità nuovo slancio e nuova forza per vivere ed essere realmente Chiesa che abita il territorio con un respiro ampio e che non è sola, ma con il suo Pastore cammina le vie del tempo per essere testimoni credibili della gioia del vangelo.

racconto a cura di Sebastiano Curcuruto d.O.