Il prossimo 5 maggio la Chiesa celebra la giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
In coerenza con il tema del discernimento dei giovani di cui si è tanto discusso nel recente Sinodo, anche il mondo universitario cattolico ribadisce l’importanza dell’orientamento come momento basilare per la vita di ogni giovane studente.
C’è un momento in cui ogni giovane comincia a pensare che debba prendere forma la risposta a quella domanda che sin da bambino si è sentito rivolgere centinaia di volte: cosa farai da grande?
Chiunque capisce che la domanda contiene e sprigiona altre questioni, ben più significative dell’opzione lavorativa futura. Cosa sarai da grande? O anche: come farai da grande?
C’è un tempo nella vita di ogni giovane in cui comincia un cammino verso l’età adulta. Esso impegna tutti i sentimenti e le virtù, quel senso di “chiamata” e quel desiderio di riuscita che ciascuno ha dentro.
È questo un lavoro di incessante confronto tra sé e il reale alla ricerca di un posto, del proprio posto nel mondo.
Un posto, un avvenire, una responsabilità, un senso. Le scelte riguardo alla professione ne sono una parte integrante per come “stare” da adulti in questo mondo.
In questo tempo, tempo di “orientamento” e di “discernimento”, acquista un rilievo decisivo il percorso della formazione.
È il terreno di decisioni che cominciano a essere fondamentali, il banco di prova del talento (i doni che abbiamo ricevuto in sorte), della passione (i sogni che coltiviamo), dell’impegno (il lavoro personale senza il quale nulla sboccia).
Dice il documento finale del Sinodo che “una attenzione particolare va riservata alla promozione della creatività giovanile nei campi della scienza e dell’arte, della poesia e della letteratura, della musica e dello sport, del digitale e dei media etc. In tal modo i giovani potranno scoprire i loro talenti e metterli poi a disposizione della società per il bene di tutti”.
Ecco dunque delineato il grandioso compito delle istituzioni formative: creare le condizioni per la scoperta dei talenti personali, favorirne lo sviluppo e indirizzarli al bene comune.
È con questa intenzione che l’Università Cattolica guarda alla prossima Giornata Universitaria, dedicata a quel misterioso e felice combinarsi di talento, passione e impegno che sospinge il giovane alla ricerca di un posto, di un senso, di una utilità per sé e per il mondo.
Per la sua stessa identità l’Ateneo Cattolico sente il dovere di concorrere a quella formazione integrale dei giovani coniugando “l’incontro del Vangelo con la cultura di un popolo e per lo sviluppo della ricerca” come ancora ricorda il Sinodo.
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