La Casa per la Pace “Don Tonino Bello” si forma… (articolo pubblicato sul n. 11 del mensile della Diocesi “Voci e Volti”)

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La Casa per la Pace muove i suoi primi passi…sono passi timidi, umili…passi che sanno di aver bisogno di una guida! È per questo che venerdì 6 ottobre e sabato 7 ottobre il gruppo si è riunito, insieme agli operatori della Caritas diocesana, per una due giorni di formazione, affidata dal nostro instancabile vescovo Don Mimmo a Gianni Novello, già vicepresidente di Pax Christi, stretto collaboratore di Don Tonino Bello al quale titoliamo la nostra Casa Per la Pace. Una formazione necessaria perché la guerra nasce prima nella mente delle persone…ed è quella che bisogna contagiare con lo spirito di pace!

Quella di cui parla Gianni Novello è una pace “bella, bella e belligerante”…sì! Una pace che non tace di fronte alle ingiustizie, una pace che trova il coraggio anche in mezzo alle foreste…una pace che urla alle ingiustizie…la stessa pace che sussurra all’orecchio di chi è debole, che accarezza chi ha bisogno, che consola chi si trova nello sconforto.
Questa Pace sa di strada…sa di gente, delle esperienze delle tante persone incontrate durante un cammino di vita e che in qualche modo ci segnano e ci condizionano nelle nostre scelte! Una vita che si riempie delle vite altrui, ha più volte ribadito Gianni.
È per questo che noi dovremmo riuscire a segnare positivamente le vite degli altri, trasmettendo il nostro messaggio di pace con l’esempio prima, con l’entusiasmo che non bobbiamo perdere mai, e con la speranza. Si badi bene…non è ottimismo sic et simpliciter…ma consapevolezza che il bene come il male dipendono solo ed esclusivamente da nostre umane scelte. Da qui l’esigenza di studiare ed approfondire anche meccanismi non sempre giusti, che però sembrano lontani anni luce dalle nostre quotidiane realtà.
Abbiamo infatti approfondito dibattiti sul fenomeno delle cc.dd. banche armate e triangolazioni finanziarie per finanziamenti illeciti ed ingiusti benché formalmente legali ai paesi in guerra. Tanti i temi toccati, dalle problematiche legate all’immigrazione, ai femminicidi, alle violenze di ogni genere, dal bullismo, alla paura ed emarginazione del diverso. Tematiche da affrontare con metodo e rigore formativo quasi scientifico, ma anche e soprattutto col cuore aperto! “Perché ogni figlio è mio figlio, perché non c’è ingiustizia di cui non sento l’offesa”…recita così la canzone LUCE di Fiorella Mannoia, colonna sonora di questa due giorni. Ed in fondo è vero…è così bello credere ancora nelle persone!

Nunzia Meccariello