L’anno scolastico è iniziato da poco meno di un mese. Gli studenti campani delle scuole di ogni ordine e grado, hanno fatto il loro ritorno tra i banchi, dopo le vacanze estive. Pronti a ripartire, con l’impegno di sempre, consapevoli della importanza che la cultura rivesta per il proprio futuro. Un anno scolastico, che per tanti ragazzi, potrebbe forse essere quello decisivo per dirimere gli ultimi dubbi sul percorso universitario da intraprendere successivamente. Un futuro a cui i giovani studenti del Liceo Classico “Luigi Sodo” di Cerreto Sannita, guardano con grande interesse, fiduciosi di trovare “la giusta strada” che li porterà a confrontarsi successivamente con il mondo del lavoro. Seguiti da vicino, incitati, spronati dal neo preside don Alfonso Salomone, che da quest’anno ha preso il posto alla guida della scuola superiore che fa capo alla diocesi, del preside Andrea De Rosa. Una presenza costante quella di don Alfonso, che non lascia nulla al caso e che dona gran parte del suo tempo prezioso al servizio dei “suoi ragazzi”.
Una presenza che ricorda a chi come me ha frequentato diversi anni fa il Liceo Classico “G. De La Salle” di Benevento, istituto paritario come il Luigi Sodo, quella di don Nicola Cocchiarella, preside dell’istituto beneventano illo tempore.
Ma cosa offre il “Luigi Sodo” rispetto agli altri istituti superiori? Che cosa lo caratterizza? Perché uno studente che ha terminato il percorso delle scuole medie, deve scegliere proprio l’istituto diocesano per il prosieguo dei propri studi? Il buon don Alfonso, ha provato a chiarirci le idee…
Don Alfonso, perché un giovane studente dovrebbe scegliere il Liceo Classico “Luigi Sodo”?
“Parafrasando una nota pubblicità, risponderei a questa domanda in modo lapidario: “Il Luigi Sodo è una scuola differente”! Sono proprio i punti di “differenza” di questa scuola a costituirne il suo punto di forza maggiore. È l’unica Scuola Cattolica del territorio, è l’unico Liceo classico che nel suo PTOF da quest’anno, prevede l’ampliamento dell’offerta formativa con discipline come diritto, economia, informatica, più un’ora aggiuntiva alle tre curriculari della lingua inglese, per un totale di 31 ore di lezioni settimanali già dal biennio”.
Qual è il numero degli alunni attualmente iscritti al Luigi Sodo?
“Il Luigi Sodo attualmente ha un numero complessivo di alunni pari a 54 e di 18 docenti. È certamente un dato preoccupante il calo degli ultimi anni, un dato che risente certamente della tendenza nazionale del calo d’iscrizione che c’è stato nei Licei Classici. Anche questo aspetto si sta rilevando un punto di forza a vantaggio dei nostri ragazzi. Con classi di pochi alunni, essi possono essere meglio seguiti nel loro percorso di vita e di studi. Basti pensare che negli ultimi anni su una dozzina di alunni, circa la metà degli stessi, ha avuto la gioia di diplomarsi agli esami di stato con eccellenti risultati. Questi dati confermano che i “sodini” fanno la differenza anche oggi e soprattutto sono risultati che confermano il buon lavoro dei nostri docenti: una vera risorsa di umanità, di cultura e di professionalità della nostra scuola. Per quanto riguarda la gestione privata della Scuola, la Diocesi, da quest’anno ha voluto compiere un vero e proprio atto di coraggio: a partire dal primo liceo di quest’anno, infatti, il biennio sarà gratis per gli anni a venire. Avremmo dovuto alzare la retta visto il calo di alunni, abbiamo scelto invece di continuare a credere nella scuola e nella formazione dei nostri ragazzi, investendo in cultura e puntando tutto sul valore delle persone che vivono e frequentano il “Luigi Sodo”. Grazie a questa scelta speriamo di venire incontro ulteriormente alle famiglie che hanno affidato a noi i loro figli”.
Una recente indagine condotta dall’Istat, ha dimostrato come chi scelga di specializzarsi in materie umanistiche, abbia meno possibilità di inserimento nel mondo lavorativo. Perché dunque bisogna continuare a scegliere il Liceo Classico, che presuppone per forza di cose il prosieguo degli studi all’università e non scegliere un istituto tecnico, che potrebbe consentire un più rapido accesso al mondo del lavoro?
“Personalmente non conosco i dati di questa ricerca e sono assolutamente in disaccordo con quanto riportato nella domanda che mi rivolge. Qualche anno fa, la direttrice del CERN di Ginevra, la fisica Fabiola Gianotti, in un’intervista rilasciata alla stampa nazionale, ha sottolineato l’importanza degli studi umanistici anche per chi decide di intraprendere studi scientifici. L’importanza dunque del latino, del greco, della filosofia, dell’arte. Bisogna ricordare come la Gianotti, abbia conseguito la maturità classica, il diploma al conservatorio e la laurea in fisica con la votazione di 110 e lode. A supporto di questa tesi, sono sempre più numerosi gli uomini di cultura e di scienza che hanno difeso e difendono l’importanza del Liceo Classico: dal compianto Umberto Eco a Umberto Galimberti, passando per Sergio Marchionne a Diego Fusaro. Personaggi illustri della cultura e dell’impresa di questo nostro Paese, che prendono le difese del Liceo classico, un vero patrimonio del nostro sistema scolastico. “Il Liceo classico è la scuola che prepara alle professioni del futuro”. È questa una dichiarazione di Umberto Eco, che penso possa avvalorare quanto detto poc’anzi. Non ci può essere futuro senza storia e quindi senza cultura, per questa nostra umanità”.
Quali sono le aspettative future di don Alfonso Salomone in qualità di preside del Luigi Sodo?
“Guardi, nel mio curriculum c’è una nota bocciatura al primo anno delle superiori, al Liceo scientifico statale. Avevo 14 anni, ero immaturo e sbagliai orientamento scolastico in maniera evidente. Grazie all’aiuto dei miei genitori e dei miei professori, frequentai il Liceo Classico statale del mio paese, Solopaca. Iniziai in quella piccola, ma grande scuola, a crescere come persona, ad interessarmi e ad appassionarmi al sapere, a diventare maturo e a fare le mie scelte di vita con coraggio e determinazione. Il “Luigi Sodo” forse oggi non gode di tanto favore nel suo stesso territorio, è “bocciato” dai più perché scelto da pochi, nonostante in tanti ne decantino il suo glorioso e prestigioso passato. Se ci sarà un futuro per questa scuola, è per quanti con coraggio e determinazione continueranno a credere in se stessi mediante l’ausilio dei saperi, dell’arte, della cultura. Io ci credo e farò la mia parte fino in fondo!”.
Secondo il preside Salomone, la scuola riveste ancora un ruolo fondamentale nella crescita e per la crescita educativa delle giovani generazioni, che costituiscono il futuro della nostra società?
“Sicuramente. Come le dicevo prima, io come uomo, come credente, come prete e come docente, oggi insignito dal ruolo di dirigente di questa Scuola, devo molto ai miei professori, ai miei educatori e formatori. Se non avessi fatto questa personale esperienza nella scuola, oggi non starei qui a parlarle. Dove c’è attenzione alla persona, lì c’è una scuola che funziona. Dove c’è una buona scuola, c’è un presidio di educazione delle giovani generazioni, vero futuro per questo nostro Paese. San Giovanni Bosco diceva che “l’educazione è cosa del cuore”. Il “Luigi Sodo” è così, una scuola con tanta passione educativa. Grazie di cuore. Mi auguro che possa venire a trovarci presto, quando partiranno i tanti progetti curriculari ed extra curriculari che abbiamo attivato”.
Onoreremo certamente l’invito di don Alfonso, che nel restyling diocesano di “battagliana memoria”, incarna a pieno titolo il ruolo di “educatore” che il nostro vescovo gli ha affidato. Buon anno scolastico a tutti gli studenti del “Luigi Sodo” e non solo!
Pasquale Ciambriello