Sogniamo insieme con Papa Francesco la Chiesa che vuole Gesù, “una Chiesa attenta al bene che lo Spirito sparge in mezzo alla fragilità: una Madre che, nel momento stesso in cui esprime chiaramente il suo insegnamento obiettivo, «non rinuncia al bene possibile, benché corra il rischio di sporcarsi con il fango della strada».” (AMORIS LAETITIA 308)
Vogliamo insieme accogliere quest’invito e fare nostre le parole con le quali il Santo Padre chiude l’ormai famoso capitolo VIII dell’Esortazione Post Sinodale per collocarci “nel contesto di un discernimento pastorale carico di amore misericordioso, che si dispone sempre a comprendere, a perdonare, ad accompagnare, a sperare, e soprattutto a integrare. Questa è la logica che deve prevalere nella Chiesa, per «fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali».
Invito i fedeli che stanno vivendo situazioni complesse ad accostarsi con fiducia a un colloquio con i loro pastori o con laici che vivono dediti al Signore. Non sempre troveranno in essi una conferma delle proprie idee e dei propri desideri, ma sicuramente riceveranno una luce che permetterà loro di comprendere meglio quello che sta succedendo e potranno scoprire un cammino di maturazione personale.” (AMORIS LAETITIA 312)
Per questo il prossimo sabato 3 dicembre alle ore 18 presso l’Episcopio di Sant’Agata de’ Goti don Mimmo, nostro vescovo, incontrerà tutte le famiglie ferite che vorranno cogliere l’invito a ritrovarsi insieme a quelle che già da qualche anno in diocesi stanno camminando, per un percorso di condivisione della propria esperienza alla luce della fede e delle speranza in Cristo.
A questo primo incontro faranno seguito gli appuntamenti mensili a partire da gennaio, che ci collocheranno nel cuore di ciò che il Vangelo e la Chiesa dopo il Sinodo ci richiedono, e cioè di accogliere, ascoltare, accompagnare, discernere e integrare quanti, feriti dalla vita, si lasciano toccare dalla certezza disarmante che niente e nessuno potrà mai strapparci dalle mani del Cristo e che il suo amore creativo e fedele è capace di aprire strade nel deserto delle mille solitudini che tutti ci creiamo con le nostre mani o perché incappati nei briganti.
Ti prego di far giungere alle coppie ferite – separati, divorziati e risposati – che di sicuro nel tuo ministero quotidianamente incontri e già accompagni, l’invito del vescovo a incontrarlo e a stare insieme per camminare, per costruire la Chiesa samaritana e locanda che tutti accoglie e a tutti fa sperimentare quello che Gesù Cristo ha realizzato pienamente nella sua esistenza terrena: la potenza creatrice e ricreatrice della Mano di un Dio che viene a raggiungerti e ad afferrarti lì dove ti trovi per rimetterti in piedi e camminare alla sua sequela.
don Antonio Parrillo,
Assistente spirituale dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare